Vaiolo delle scimmie trasmissione. Sul tema si è espresso Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta dal direttore Gianluca Fabi su Radio Cusano Campus.

Vaiolo delle scimmie trasmissione

“Il meccanismo di contagio prevede un contatto fisico con scambio di secrezioni liquide, si è parlato infatti di contatti sessuali in generale, non solo tra uomini e uomini come ho sentito dire da qualcuno -ha spiegato Sileri-. Il rapporto sessuale per definizione è un rapporto stretto con scambio di fluidi corporei e duraturo. Però, se uno dovesse avere delle bolle e dopo un abbraccio lasciasse la secrezione sull’altra persona e l’altra persona si mettesse le mani in bocca sarebbe lo stesso. Comunque la situazione è totalmente diversa rispetto al covid, qui allarmismo non deve esserci, è chiaro che creerà qualche problema: individuare i malati, le catene di contagio, ma è impossibile arrivare a sfiorare i numeri che abbiamo visto col covid. Credo che sarà faticoso per ognuno di noi dire: conosco uno che ha avuto il vaiolo delle scimmie, sarà quasi impossibile”.

No allarmismi

“Non serve alcun allarmismo sul vaiolo delle scimmie -ha precisato Sileri-. anche se è comprensibile perchè dopo che abbiamo attraversato il covid qualunque nuovo virus crea allarme. Ma si tratta di due cose completamente diverse. Non è proprio possibile che questo vaiolo delle scimmie possa riprodurre ciò che abbiamo visto col covid. Attualmente i numeri di casi sono limitati, anche se crescenti, ovviamente più si cercano più vengono individuati. Si tratta di una patologia autolimitante”.

vaccinazione per gli operatori sanitari 

Il Ministero raccomanda che “la vaccinazione post-esposizione, idealmente entro 4 giorni dall’esposizione” al virus del vaiolo delle scimmie “può essere presa in considerazione per contatti a rischio più elevato come gli operatori sanitari, compreso il personale di laboratorio, previa attenta valutazione dei rischi e dei benefici”.