Lo aveva detto un mese fa alla CBS, lo ha ribadito stanotte nel suo messaggio notturno: nessuna concessione a Putin in cambio della fine della guerra.
Zelensky è tornato a parlare di pace e di condizioni per averla e il presidente ucraino non ha intenzione di piegarsi nemmeno all’alba del quarto mese dell’invasione russa.
“Editoriali sintomatici hanno cominciato ad apparire su alcuni media occidentali affermando che l’Ucraina dovrebbe accettare i cosiddetti compromessi difficili rinunciando al territorio in cambio della pace”. Scambiare una lingua di terra con l’illusione della pace sarebbe un errore. “Le persone che vivono con l’idea in cui gli interessi delle nazioni venivano spesso scambiati per tentativi di placare gli appetiti dei dittatori” sbagliano.
Si unisce il consigliere presidenziale Oleksiy Arestovych. Nessuna concessione a Putin. “Nessuno scambierà un grammo della nostra sovranità o un millimetro del nostro territorio. I nostri bambini stanno morendo, i soldati vengono fatti a pezzi dai proiettili e ci dicono di sacrificare il territorio. Va al diavolo. Non accadrà mai”.
Quindi niente territori in cambio di pace sia per Zelensky che per i suoi consiglieri.