Bidello ferisce a martellate una collega prima di lanciarsi nel cortile, e di morire suicida. L’Istituto Comprensivo Cianciotta di Bitetto, in provincia di Bari, e la città non trovano le parole per esprimere lo sgomento dopo il dramma. Tutto è accaduto prima che suonasse la campanella. Il collaboratore scolastico, sessantenne, avrebbe cominciato la giornata con una discussione con una collega, cinquantasettenne, tra i corridoi, intorno alle 7.30. Dalle parole sarebbero passati alla violenza. Sarebbe un colpo di martello, al braccio e alla testa, ad aver ferito la donna che si è accasciata sanguinante mentre l’uomo è scappato via.

Bidello morto sul posto, donna in prognosi riservata

Bidello gravemente problematico lascia la donna in prognosi riservata. “Siamo tutti molto scossi, per fortuna la collaboratrice scolastica aggredita non rischia la vita e, soprattutto, i bambini non hanno visto niente, perché nella scuola non c’era ancora nessuno” ha dichiarato la sindaca di Bitetto Fiorenza Pascazio. Si è parlato di un impeto di follia, per l’uomo, come spesso accade, per giustificare episodi di grave e inaudita violenza, ricordando che l’uomo era conosciuto in città per il carattere burrascoso e irascibile. “Non ha mai fatto male a nessuno, se la prendeva per tante piccole cose ma non ha mai fatto niente che potesse far pensare a una cosa del genere”, ha aggiunto la sindaca nel raccontare l’accaduto e nel cercare le parole giuste per raccontare il difficile episodio.

Cosa c’è dietro il gesto? L’aggressione e la dura decisione: cosa lega i due fattori rispetto all’accaduto? Quando le condizioni della donna lo consentiranno i pm la ascolteranno per ricostruire i fatti.