Bonsai da interno. L’arte dei bonsai è divenuto un hobby che può ridurre lo stress. Negli ultimi anni sono stati compiuti diversi studi che hanno dimostrato la relazione tra stress e giardinaggio.
Si parla di “arte bonsai”, in quanto fare bonsai è un’attività che comporta svariate conoscenze, sia nel campo generale della botanica, che in quello più particolare delle tecniche bonsaistiche.
È importante che un bonsai evochi in chi lo guarda una sensazione di forza, maturità e, soprattutto, di profonda pace e serenità. Un altro aspetto interessante è che si tratta di un’opera d’arte mai finita: la pianta continua a crescere e modificarsi, bisogna quindi accudirla sempre.
Bonsai da interno: storia
Il bonsai è un “albero in vaso“, come dicono le lingue cinese e giapponese.
La parola Bonsai, come già accennato, è di origine giapponese ma la sua arte trova origine durante l’Impero Cinese: era l’anno 700 d.C quando i cinesi iniziarono l’arte del “pun-sai”, ossia l’utilizzo di particolari e speciali tecniche per far crescere gli alberi in un vaso.
Originariamente solo l’élite della popolazione poteva praticare il pun-sai, il cui frutto divenne poco a poco un ambito regalo di lusso in tutto il Paese.
Durante il periodo Kamakura, periodo in cui il Giappone adottò gran parte della cultura cinese, anche l’arte del pun-sai fece capolino per poi svilupparsi seguendo l’influenza del Buddismo Zen.
Come prendersene cura
I bonsai sono dunque, degli alberi in miniatura a tutti gli effetti che conservano le medesime caratteristiche vegetative dell’arbusto originario. Per poter mantenere una determinata forma devono essere potati con una certa costanza.
Vi sono diverse specie da interno di questi splendidi alberi in “miniatura”, tra questi: i ficus, l’olmo cinese, il pepe del Giappone, Carissa macrocarpa, Carmona macrophylla, Sagerethia theezans, Schefflera arboricola, Murraya paniculata, i ligustri, gli agrifogli.
Le dimensioni così contenute (20-70 cm) derivano da sapienti tecniche di giardinaggio, principalmente basate sul paziente lavoro di potatura di radici e rami.
L’irrigazione è un aspetto da tenere in considerazione per i bonsai da interno che si dovrebbero annaffiare solamente quando hanno bisogno di acqua. La quantità d’acqua e la cadenza periodica dipendono fortemente dal livello di luce, dalla temperatura, dalla quantità di foglie e dall’umidità.
Per bagnare bene il bonsai è consigliabile utilizzare un annaffiatoio specifico, con caduta a pioggia.
Il bonsai da interno va posizionato in un ambiente ben illuminato, vicino a una finestra e distante dalle fonti di calore quali il termosifone o il camino. Per creare maggiore umidità si può posizionare il vaso su un sottovaso contenente argilla espansa e una piccola quantità d’acqua (senza ostruire i fori del vaso) che, evaporando, crea umidità.