In merito al nodo concessioni marittime balneari, questa mattina a ‘Mattia con noi‘, condotto da Tommaso Franchi e Manuela Poidomani, su Cusano Italia Tv, è intervenuto Fabrizio Licordari, Presidente si Assobalneari. Una situazione spigolosa che, confermato dallo stesso Presidente, non rientra tra gli obiettivi per ottener il PNRR.
Le concessioni marittime balneari non rientrano nei piani del PNRR
In apertura Licordari si è voluto soffermare su quanto detto anche dall’Onorevole Fassina, ossia la questione non vera degli obiettivi legati al PNRR.
“Quello che sta emergendo da questa situazione è sconcertante, perché tra tutti i problemi in cui si trova l’Italia oggi, sia a livello economico per le famiglie, che in campo internazionale, la priorità del governo è mettere all’asta le concessioni balneari. L’altro giorno il premier ha convocato con urgenza un consiglio dei ministri, richiedendo il voto di fiducia, pur di far approvare la messa all’asta delle concessioni demaniali marittime. Questa situazione per noi è sospetta, perché, innanzitutto, è stata montata ad arte la favoletta, smascherata dall’onorevole Fassina, che mettere all’asta le concessioni non serve per ottenere il PNRR.”
Gli interessi dietro al nuovo disegno legge
Secondo il Presidente di Assobalneari il nuovo disegno legge è pensato per gli interessi di qualcuno, andando a distruggere un interno settore. Proprio per questo tutto il comportato si difenderà, a livello legale, in tutti modi.
“Essere definiti una limatura per l’esproprio delle concessioni mi sembra qualcosa di poco corretto. Bisogna utilizzare i giusti termini per quello che si sta facendo. Si stanno mettendo alle porte delle famiglie che, nel corso degli anni, che hanno ricevuto in concessione un bene. Nel corso degli anni si sono sviluppate delle imprese, ispirando i modelli degli altri Paesi, e questo sistema oggi fa gola a qualcuno.”
“Abbiamo parlato con i partiti della maggioranza e con quello di opposizione e a tutti abbiamo esposto le nostre tesi e le nostre ragioni. La risposta che abbiamo ricevuto è stata quella di tutela e rassicurazione. I fatti, però, dico che oggi, nelle sedi delle commissioni del Senato, si sta discutendo sul disegno di legge concorrenza, all’interno del quale il governo ha inserito un emendamento che ci proietta alle gare che apre le porte a chiunque vuole venire in Italia. Negli altri Paesi tutto questo non accade, perché le attività locali sono tutelate. Siamo il turismo costiere, parte fondamentale di questo settore con i nostri 6800 km di costa marina più tutte quelle interne dei laghi. Il ddl concorrenza ci metterà in grande difficoltà, ma non ce ne staremo con le mani in mano. Siamo intenzionati a difenderci con tutte le possibilità legali che abbiamo, perché non possiamo permettere di essere vittime di un esproprio solo per compiacere qualcuno.”