L’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) nelle nuove guide aggiornate spiega la situazione. “I dispositivi di protezione restano obbligatori per i passeggeri e gli equipaggi dei voli operanti su territorio nazionale (la cui tratta preveda pertanto origine e destinazione in Italia), indipendentemente dal Paese di rilascio della licenza del vettore aereo. Per l’accesso e l’utilizzo di aeromobili gestiti da vettori aerei con licenza italiana – si legge inoltre- è sempre obbligatorio indossare una mascherina Ffp2, sia per i passeggeri che per il personale della compagnia aerea”. Diversa la situazione quando ci si imbarca su voli che operano su tratte internazionali. In questo caso si ritengono applicabili le norme in vigore del Paese che ha rilasciato la licenza al vettore aereo. In ogni caso, Enac raccomanda agli operatori aerei di informare “in modo efficace i passeggeri circa le misure richieste a bordo degli aeromobili in modo tempestivo, nonché circa le regole e le misure sanitarie vigenti negli Stati di partenza e destinazione“.
Con i casi in discesa si stanno allentando tutte le restrizioni, comprese quelle sul fronte dei viaggi. A ogni Paese è però lasciata libertà sulle disposizioni di ingresso e uscita e in merito alla validità del «certificato verde» di pronta guarigione o tampone in cui continua a essere necessario per l’ingresso solo in numero limitato di diversi Ue.
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