Ecco cosa sta tormentando il partito democratico, in particolare quello romano e laziale (e stavolta non si tratta dell’alleanza o meno con i Cinque stelle di Giuseppe Conte). La domanda che tutti cominciano a porsi durante le cene e gli incontri informali è chi sarà il candidato del Pd in vista delle prossime elezioni regionali. Elezioni che come tutti sanno si terranno l’anno prossimo, molto probabilmente anche con l’election day insieme alle politiche.
A decidere chi sarà il candidato del PD, saranno le primarie di ottobre ma le cose non sono così semplici come appaiano. Perché come spiegano fonti vicinissimi al dossier sono due i nomi che potrebbero tentare la scalata al vertice di via Cristoforo Colombo: Daniele Leodori oppure Alessio D’Amato. Il rebus non è di facile soluzione perché Leodori (pronto a scendere in campo, si dice già nei prossimi giorni) è sostenuto da tutto l’apparato dem e quindi potrebbe facilmente vincere le primarie. Ma poi, a quanto dicono le prime rilevazioni, difficilmente vincerebbe la sfida contro il candidato del centrodestra. Viceversa D’Amato (personaggio mediatico divenuto popolarissimo grazie alla gestione dell’emergenza covid) non è appoggiato dall’apparato del partito ma potrebbe agevolmente ritrovarsi a vincere le elezioni a governatore. Purtroppo per lui però difficilmente riuscirebbe a superare Leodori nelle primarie del PD.
Insomma, su chi cadrà la scelta del partito di Enrico Letta per tenersi stretta la Regione dopo il decennio di Nicola Zingaretti? Al momento si tratta di un rebus difficile da sciogliere.