Vaiolo scimmie Italia. Sono saliti a sei i casi di vaiolo delle scimmie confermati in Italia. “Un quinto caso, con caratteristiche cliniche e di trasmissione simili ai precedenti, è stato notificato oggi dall’Istituto Spallanzani. Sono in corso gli accertamenti su altri casi sospetti” fa sapere l’Istituto.

Mentre nella serata del 24 maggio è stato segnalato anche in Lombardia il primo caso di positività.

Vaiolo scimmie Italia: sintomi, come si trasmette

La malattia si esaurisce con sintomi che si risolvono spontaneamente entro 14-21 giorni e si trasmette attraverso l’esposizione alle goccioline di saliva ed i contatti stretti con lesioni cutanee infette o con lo scambio di liquidi corporei come nei rapporti sessuali.

I sintomi (tra cui febbre, mal di testa, dolori muscolari e eruzioni cutanee) possono essere lievi o gravi.

Inoltre, entro i primi tre giorni dalla comparsa della febbre il paziente sviluppa un’eruzione cutanea, che spesso inizia dal viso per poi diffondersi sul resto del corpo. La gravità delle lesioni progredisce con il passare del tempo, fino a raggiungere lo stato di pustole e infine croste.

La malattia dura in genere tra le due e le quattro settimane, e in Africa uccide un paziente su dieci.

Vaiolo delle scimmie: l’Oms rassicura: “Possiamo bloccare la trasmissione del virus”

Il serbatoio originario del virus, secondo l’Oms, è sconosciuto anche se è probabile che sia tra i roditori. Inoltre, l’Oms ha affermato che è possibile contenere la trasmissione: “Intendiamo bloccare la trasmissione del virus da uomo a uomo e siamo in grado di farlo nei Paesi in cui il vaiolo delle scimmie non è endemico“, ha detto Maria Van Kerkhove, a capo della ricerca sulle malattie emergenti dell’Oms

«Teniamo alto il livello di attenzione grazie alla nostra rete di sorveglianza europea e nazionale», ha dichiarato il ministro della Salute Roberto Speranza.

L’Istituto superiore di sanità ha costituito una task force di esperti, sottolineando che nel nostro Paese non si registra una situazione di allarme ed il quadro è sotto controllo, ma invitando alla prudenza nei rapporti stretti e sessuali.

Secondo il virologo Massimo Galli: “Il cosiddetto vaiolo delle scimmie rimarrà un fenomeno contenuto, probabilmente limitato ad un focolaio inziale circoscritto. Non è affatto un virus delle scimmie è un virus presente probabilmente in alcune specie di roditori. Uomini e scimmie ne sono solo vittime accidentali, e quindi non è un virus rilevante per la nostra specie“. “I poxvirus sono molto diversi da quello del Covid, sono virus a Dna e tendono ad adattarsi in numero enorme, in migliaia di anni, ad una propria specie“.

Le cure contro la malattia

Intanto un articolo sulla rivista Science ricorda come siano due i vaccini contro la malattia che potrebbero essere utilizzati: uno è prodotto dalla Emergent BioSolution, un’azienda americana, il secondo dalla Bavarian Nordic, con sede in Danimarca.

I due composti, disponibili in Europa e Nord America, al momento non vengono somministrati, spiega l’articolo. Esistono anche alcuni farmaci antivirali non specifici che sono attivi ed efficaci