Covid, familiari vittime. Il 26 maggio le associazioni dei familiari delle vittime del covid torneranno a manifestare contro la gestione della prima fase della pandemia da parte delle istituzioni. Robert Lingard, consulente dei familiari vittime del covid radunati nell’associazione Sereni e sempre uniti, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta da Gianluca Fabi su Radio Cusano Campus.

Covid, familiari vittime

“Ci sono 600 familiari delle vittime del covid da tutta Italia che si sono costituite parte civile nei confronti del governo e della Regione Lombardia. Vogliono che le istituzioni ammettono la responsabilità di ciò che è successo nella prima e nella seconda ondata, ciò che poteva essere fatto e non è stato fatto. A partire dal famoso piano pandemico che non fu mai portato a compimento, era un pezzo di carta senza alcun significato”.

Percorso giudiziario

“C’è una parte penale di cui si sta occupando la procura di Bergamo e ci sono dei segnali che queste indagini siano in chiusura. Poi c’è la parte civile che chiama in causa le istituzioni. Domani faremo un incontro proprio su questo perché la politica sta tentando di sovrapporre la responsabilità politica con quella penale. Stanno cercando di fare questo giochetto. Noi andiamo fino in fondo pur sapendo che in alcuni uffici a Roma ci siano dossier sui cittadini che stanno portando avanti queste istanze, quindi ci stanno trattando come dei criminali”.