A tenere banco nel 90esimo giorno di Guerra in Ucraina sono sicuramente le notizie riguardo al piano per la pace proposto dall’Italia. Medvedev dichiara che non è un piano all’altezza, Di Maio risponde dicendo che con queste parole Medvedev fa capire di non volere la pace. Intanto lo stesso Di Maio fa sapere che il piano è ancora in fase embrionale. La Cina favorevole all’export di grano, sempre riguardo a questo oggi è arrivato il primo treno carico di grano in Lituania. Medvedev fa inoltre sapere che la Crimea all’Ucraina porterebbe ad una guerra totale, mentre Zelensky si dice disposto a trattare solo se si ripristinano i confini territoriali ucraini aprima del 24 febbraio.
Il piano italiano per porre fine alla Guerra in Ucraina
Di Maio ha dichiarato che il piano italiano per la pace ha bisogno ancora di tempo. Intervenuto da Bruno Vespa, il Ministro degli Estero ha detto:
“Continueremo ad essere leali al popolo ucraino perché non ci sono due paesi sullo stesso piano: c’è un invaso e un invasore. E il nostro obiettivo è favorire il dialogo, ma allo stesso tempo non abbandonare gli ucraini. Oggi dobbiamo, nel sostenere l’Ucraina, creare le condizioni per far evacuare i civili dove i russi stanno bombardando, far uscire il grano bloccato nei porti e far entrare i beni umanitari. L‘Italia è in prima linea come Paese che vuole costruire un piano per arrivare alla pace. Il lavoro è tutto da costruire insieme ai partner e alle due parti”.
Le opinioni di Medvedev e Zelensky
Cercare di creare una Crimea autonoma sotto la sovranità dell’Ucraina è una minaccia per la Russia e porterebbe ad “una guerra totale”. Lo ha affermato l’ex presidente Dmitry Medvedev, attuale vice capo del Consiglio di sicurezza nazionale. Infatti il piano per la pace italiano non sarebbe all’altezza per lui. Zelensky da parte sua aveva escluso una riconquista della Crimea in quanto porterebbe a una sanguinosa guerra. Sempre Zelensky fa sapere che l’Ucraina tornerà ai colloqui con la Russia “solo dopo” che Mosca “avrà restituito i territori conquistati dopo il 24 febbraio”. Ecco le dichiarazioni del presidente ucraino:
“Sono convinto che dovremo riconquistare tutto il nostro territorio, ma ora vogliamo riportarlo a quello che era prima del 24 febbraio. Poi ci siederemo al tavolo delle trattative”.
Guerra in Ucraina: la situazione dell’export di grano
La Cina propone un “canale verde” per l’export di grano da parte di Ucraina e Russia e si dice “disposta a mantenere la comunicazione con tutte le parti” coinvolte nel conflitto in Ucraina. Lo ha detto il ministro degli Esteri Wang Yi in un colloquio telefonico con l’omologa tedesca Anna Lena Bareback. In serata arriva anche una nota ufficiale da Pechino:
“La comunità internazionale dovrebbe spingere per un cessate il fuoco tempestivo e fornire un canale verde a Russia e Ucraina sull’export di grano”.
Intanto il primo treno merci con un carico di grano dall’Ucraina è arrivato in Lituania. Passando per la Polonia il treno è giunto al porto di Klaipeda. Lo hanno riferito le ferrovie dello stato di Vilnius. L’Ucraina studia rotte alternative ai porti ucraini purtroppo bloccati dal conflitto con la Russia. il portavoce della compagnia ferroviaria Ltg Mantas Dubauskas:
“Ci aspettiamo di ricevere un treno al giorno dall’Ucraina, ciascuno con un carico fino a 1.500 tonnellate di grano e altri prodotti agricoli”.