Come era già nell’aria, il decreto legge sulle riaperture ha confermato la possibilità di lavorare in smart working per i genitori di figli minori di 14 anni e per i soggetti fragili. Per i primi la possibilità di lavorare da casa sarà prorogata fino al 31 luglio 2022. Per i soggetti fragili, invece, la proroga dello smart working scadrà il 30 giugno 2022. Secondo Confesercenti, qualora lo smart working diventasse strutturale, il sistema imprenditoriale risparmierebbe 12,5 miliardi l’anno. Il problema, però, sarebbe per le attività di ristorazione, commercio, turismo e trasporti. Tuttavia quest’ipotesi rappresenterebbe un’opportunità di poter migliorare sensibilmente le condizioni di vita delle nostre città riducendo il traffico ma anche la quantità di persone.
Ecco i dettagli della proroga sullo smart working
Per quanto riguarda i soggetti fragili, la proroga è stata fissata fino al 30 giugno 2022. Con questa terminologia, il Decreto ministeriale del 4 febbraio 2022 ha chiarito quali patologie specifiche decretano la fragilità del soggetto. La proroga ha valore laddove la prestazione lavorativa non possa essere svolta in modalità agile, anche l’equiparazione a ricovero ospedaliero del periodo di assenza dal servizio. I periodi di assenza dal servizio non sono computabili ai fini del periodo di comporto.
I genitori con figli minori di 14 anni
Diritto allo smart working anche in assenza degli accordi individuali per i genitori lavoratori dipendenti del settore privato. Ovviamente per quelli che hanno almeno un figlio con meno di 14 anni. Diverse sono invece le condizioni che decretano la possibilità o meno di accedere allo smart working: in primis, nelle famiglie interessate non vi dovrà essere altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito. In secondo luogo, se l’attività lavorativa dovesse interrompere verrebbe naturalmente meno anche il diritto allo smart working. Infine, sarà necessario che la prestazione svolta abbia le caratteristiche necessarie per rientrare nei canoni dello smart.
Smart working per soggetti a rischio
Il diritto a lavorare da casa è riconosciuto, inoltre, per i lavoratori maggiormente esposti a rischio di contagio da virus SARS-CoV-2. Questo interessa i lavoratori che sono a rischio per l’età. Ma anche chi è immuno depresso a causa di di patologie oncologiche o dallo svolgimento di terapie salvavita o da una situazione di maggiore rischiosità accertata dal medico competente. In tal caso, la legge proroga al 31 agosto 2022 per i datori di lavoro del settore privato il Regime semplificato di attivazione dello smart working, senza necessità di accordo individuale con il lavoratore e con comunicazione semplificata al Ministero del Lavoro.
Volevo capire se il “diritto” allo smartworking con figli minori di 14 anni sussiste solo in caso di quarantena/positività/sospensione didattica dei figli, o aldilà di esse.
Grazie