Airbnb lascerà la Cina. La crescente competizione e l’impatto della pandemia, con un lockdown decisamente più lungo del previsto, hanno decretato l’addio. Ad annunciarlo è la CNBC, secondo la quale già nella giornata di oggi verrà pubblicata una circolare ufficiale. Spariranno dalla piattaforma entro l’estate, quindi, i circa 500mila alloggi prenotabili e i vari tour, corsi e degustazioni offerte.
Airbnb-Cina, un matrimonio tanto breve quanto travagliato
E’ durata solamente sei anni l’esperienza di Airbnb in Cina. Era il 2016 quando, per la prima volta la piattaforma tra le più famose per affittare case e camere, approdò nel gigante asiatico. I ricavi, però, contrariamente a quanto si pensava, non sono mai stati entusiasmanti, anzi. I costi, infatti, hanno sempre superato i guadagni, impedendo di fatto l’affermazione della piattaforma stessa. La diffidenza del popolo cinese, inoltre, aveva contribuito ad ingigantire ulteriormente questa problematica. Negli ultimi anni il fatturato cinese della società ammontava ad un misero 1% rispetto al totale.
Ad aggravare questa situazione, già di per se molto precaria è stata la pandemia stessa. A partire dal 2020, infatti, la Cina ha vissuto a stretto contatto con dei rigidissimi lockdown, ultimo fra tutti quello di Shanghai. Condizioni che hanno portato alla chiusura dei confini per il turismo, azzerando, se non del tutto quasi, le prenotazioni per case o camere. Il piano ‘Zero Covid’ ha decretato la parola fine a l’esperienza di Airbnb in Cina.