Come ogni anno si torna a parlare di caldo record e di temperature oltre la media. In questa fine di maggio, sulla nostra pelle, percepiamo un’afa diversa dal solito, probabilmente più appiccicosa del solito. Sono alcuni degli effetti del cambiamento climatico, che nell’ultima decade sta portando la popolazione mondiale a fronteggiare l’innalzamento delle temperature. In Spagna, ad esempio, stiamo vivendo un’ondata di caldo fuori dal comune. Nel weekend appena trascorso, in dieci regioni spagnole le temperature hanno superato i 30°C, con alcune località, come Jaén in Andalusia, che hanno raggiunto picchi di 40°C. Per quanto riguarda le altre regioni, le temperature sono state di almeno 7°C superiori alla media del periodo. Il fenomeno è considerato particolarmente insolito: si tratterebbe infatti della prima ondata di caldo mai registrata a maggio nella penisola iberica.
Sabato 21 maggio in Spagna è stato il giorno più caldo dal 1950. Secondo l’ente meteorologico, uno dei dati più significativi della giornata è stato quello delle temperature notturne, con una minima media di 16,13 gradi. L’Aemet aggiunge che fenomeni di questo tipo sono legati agli effetti del cambiamento climatico, che portano a un aumento della frequenza di episodi estremi. Dal 24 maggio le cose cambieranno e sono attesi temporali accompagnati da grandine e raffiche di vento, con uno sbalzo termico davvero importante (anche di 13°).
Caldo record, anche nel Nord Italia si registrano picchi di calore
Le conseguenze dell’arrivo della depressione non sono ancora chiare ma le aree più soggette saranno sicuramente le Alpi, Prealpi e pedemontane, ma successivamente qualche temporale potrebbe raggiungere anche la Pianura Padana e il Centro Sud (dove però le temperature rimarranno elevate con picchi massimi fino a 35°C anche a Roma e Firenze), in particolare i settori occidentali, ma non si risolverà il serio deficit idrico in cui versa soprattutto il Nord Italia.