Dexter, Nato ed Enea insieme per proteggere stazioni ed aeroporti. Si chiama come il famoso giustiziere di una seria americana, Dexter, il progetto che punta a rafforzare la sicurezza contro gli attentati terroristici nei luoghi pubblici è stato testato a Roma. Grazie ad innovative tecnologie di sorveglianza, il ‘Guardian Angel’ hi-tech, rafforza la sicurezza delle persone in metropolitane, stazioni ferroviarie, aeroporti. Ma anche in spazi o luoghi di ritrovo affollati. L’esperimento con Polizia di Stato e ATAC nella metro A della Capitale.

Dexter, un progetto NATO-ENEA per prevenire attacchi con armi o esplosivi

Dexter è l’acronimo di Detection of EXplosives and firearms to counter TERrorism; il complesso dispositivo di controllo e videosorveglianza, finanziato dalla NATO e coordinato a livello tecnico-scientifico dall’ENEA, nasce da una collaborazione triennale fra un centinaio di scienziati ed esperti di 11 organismi di ricerca. In Italia hanno collaborato anche Polizia di Stato  e l’azienda dei trasporti di Roma ATAC.

“Ad oggi, la prevenzione dalle minacce terroristiche si basa soprattutto sulla perquisizione a campione dei passeggeri ‘in loco’. Grazie a questo insieme di tecnologie,  invece – ha evidenziato il responsabile del Laboratorio Diagnostica e Metrologia dell’ENEA e del progetto DEXTER,  Luigi De Dominicis – potremo disporre di una tecnologia altamente affidabile ed efficace, testata e validata in collaborazione con la Polizia di Stato e con l’azienda capitolina dei trasporti ATAC sul campo presso la stazione Anagnina della metro A di Roma. Si tratta di una novità di grande rilievo per la sicurezza dei passeggeri”.

Come funziona Dexter

A livello operativo DEXTER consente di individuare da remoto, in modo discreto e in tempo reale eventuali portatori di armi o di esplosivi, senza controlli invasivi o posti di blocco. Questo è possibile  grazie a un sistema che integra, in un’unica infrastruttura, tecnologie radar e di spettroscopia ottica con una rete di sensori gestiti in modalità centralizzata, algoritmi di machine learning e sistemi di intelligenza artificiale che consentono agli operatori della sicurezza un intervento immediato riducendo il rischio di perdite umane, danni alle infrastrutture e disagi.

Nel dettaglio, il prototipo di DEXTER si compone di:

¬   MIC (Microwave Imaging Curtain), dispositivo radar in grado di acquisire e generare in tempo reale immagini 2D e 3D per rilevare esplosivi e armi da fuoco senza posti di blocco. Utilizza algoritmi di apprendimento automatico per elaborare le immagini e identificare e caratterizzare automaticamente potenziali minacce.

¬   EXTRAS (Explosives TRAce detection Sensor), tecniche di spettroscopia per il rilevamento di tracce di esplosivi e dei suoi precursori sulle superfici (mani, corpo, bagagli, ecc.).

¬   INSTEAD (INtegrated System for ThrEAts early Detection), sistema di gestione centralizzato dei diversi sensori che regolano il flusso dei dati generati e inviano tramite sistemi di intelligenza artificiale un allarme agli operatori di sicurezza nel caso di minaccia identificata.

ENEA e NATO insieme per DEXTER

“DEXTER è un progetto che offre rilevanti opportunità di sviluppo a livello nazionale e internazionale per rafforzare la sicurezza  rispetto ai rischi di atti terroristici. Grazie all’utilizzo di tecnologie molto innovative” ha dichiarato il Presidente dell’ENEA Gilberto Dialuce. “La collaborazione con NATO, Polizia di Stato e ATAC e l’aver ottenuto il coordinamento tecnico-scientifico del progetto stesso è un fatto che ci rende particolarmente orgogliosi come istituzione di ricerca pubblica italiana, al servizio della collettività”, ha concluso Dialuce.

“DEXTER ha sviluppato una soluzione al crocevia tra l’antiterrorismo e le tecnologie avanzate. E’ in linea con gli obiettivi strategici e priorità della NATO”, ha affermato David van Weel, Assistant Secretary General for Emerging Security Challenges della NATO.