Al termine di una giornata ricca di botta e risposta tra Ucraina e Russia, l’ultimo rimpallo coinvolge il presidente Volodymyr Zelensky e il ministro degli Esteri Sergey Lavrov. Il primo, durante il videomessaggio serale al Wef di Davos, aveva preteso di sedersi al tavolo unicamente con Vladimir Putin per intavolare una trattativa di pace. Un simile scenario viene però immediatamente spazzato via da Lavrov, in una lunga intervista concessa all’agenzia di stampa Tass.

Una linea diplomatica condivisa anche da Dmitry Polyansky, ambasciatore russo all’Onu:

La disponibilità del presidente Zelensky a incontrare solo il presidente russo Vladimir Putin è un semplice tentativo di public relation. Senza un ordine del giorno  concordato da entrambe le parti è impossibile sedersi al tavolo e parlare“.

Lavrov risponde a Zelensky: “La Russia parla all’Occidente”

Sul filo sottile che unisce le diplomazie di Ucraina e Russia, il ministro degli Esteri di Mosca Sergey Lavrov risponde alla richiesta di Zelensky di trattare solamente con Putin. Ripreso dalla Tass, Lavrov inizia il suo intervento individuando l’interlocutore del Cremlino e ricordando come la Russia vede il proprio passato

Per la Russia l’unico interlocutore è l”Occidente. La reazione dell’Occidente al conflitto in Ucraina mostra che l’unica sovranità che conta è la propria, violando l’uguaglianza tra gli Stati sancita dall’Onu. Tuttavia, i politici occidentali che affermano che la Russia deve essere sconfitta sanno poco della storia. Probabilmente non studiavano bene a scuola, hanno tratto conclusioni sbagliate dalla loro comprensione del passato e di cosa sia la Russia. Inoltre assistiamo a continui tentativi dei governi occidentali di giocare con espressioni di russofobia e persino con sentimenti negativi e vergognosi“.

Il ministro degli Esteri punta all’Eurasia per lo sviluppo economico

Lavrov illustra poi un rapido quadro generale, dopo che Putin ha confermato che l’economia russa sta resistendo alle sanzioni occidentali:

La Russia deve ora concentrarsi sullo sviluppo dell’Eurasia senza utilizzare gli strumenti di qualcun altro come il dollaro e il sistema di comunicazione finanziaria Swift, ma creando i nostri“. L’Eurasia è ora il centro dello sviluppo mondiale e al momento disponiamo della più ampia rete di partnership nella regione. Dobbiamo fare affidamento su di essa per sviluppare l’economia del nostro Paese, delle sue capacità di trasporto, transito e logistica. Se l’Occidente vuole offrirci qualcosa in termini di ripresa delle relazioni, dovremo considerare seriamente se ne abbiamo bisogno o meno“.