Prosegue la festa scudetto del Milan. Dopo le celebrazioni al “Mapei Stadium” di Reggio Emilia al termine del match contro il Sassuolo, la festa si è spostata a Milano. Un lunedì speciale per i rossoneri che hanno celebrato il tricolore con una parata sui pullman scoperti da Casa Milan fino al Duomo. Un percorso lungo 7 km a tinte rossonere con migliaia di persone scese in strada per festeggiare insieme alla squadra di Stefano Pioli. Basti pensare che soltanto 15.000 erano i tifosi presenti all’esterno della sede del club alle ore 18.00, quando il pullman ha iniziato a muoversi.
Lo speaker del Milan ha chiamato a uno a uno i giocatori, acclamati così come Stefano Pioli. “Chi diceva che senza di voi eravamo più forti non ha mai capito un c****” ha detto l’allenatore per omaggiare i supporters rossoneri che hanno intonato il consueto coro “Pioli is on fire”, diventato “l’inno” dello scudetto del Milan. I pullman hanno iniziato la loro marcia attorno alle ore 18.15 e si sono mossi a fatica tra le strade di Milano visto il grande entusiasmo e il numero di persone presenti.
Scatenati tutti i giocatori con cori, birre, bandiere, fumogeni e striscioni goliardici nei confronti dei “cugini” dell’Inter che hanno chiuso il campionato al secondo posto. Al seguito della squadra presenti anche Paul e Gordon Stinger, attuali proprietari del club in attesa del cambio di proprietà. I due imprenditori statunitensi sono saliti a bordo del secondo pullman scoperto e hanno immortalato le scene di festa con i loro telefoni. Su Piazza Duomo, invece, si è affacciato Silvio Berlusconi, anche lui raggiante per il traguardo raggiunto dal Milan.
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Festa scudetto Milan: il discorso di Ibrahimovic
Intanto il Milan ha pubblicato sui social il discorso di Zlatan Ibrahimovic alla squadra negli spogliatoi di Reggio Emilia: “Quando abbiamo iniziato il primo giorno, quando sono arrivato io, non tanti hanno creduto in noi – ha esordito Ibra – Quando abbiamo capito di fare sacrificio, soffrire, credere e lavorare. quando questo momento è entrato siamo diventati un gruppo, e così è possibile fare queste cose che abbiamo fatto. Oggi siamo campioni d’Italia, voglio ringraziare i giocatori e, parlo a nome di tutti, vogliamo ringraziare anche Paolo, Ricky e Ivan. Non è stato facile, ma abbiamo lottato come un gruppo. All’inizio nessuno credeva in noi e con queste parole siamo diventati più forti. Sono molto orgoglioso di tutti voi. Ora, però, fatemi un favore: festeggiate come campioni perché Milano non è Milan, ma Italia è Milan“.