Non c’è pace per Wimbledon con Naomi Osaka che ha voluto rincarare la dose di critiche sulla decisione del più prestigioso torneo di tennis. La tennista giapponese, fresca di eliminazione dal Roland Garros, non si è trattenuta e ha voluto esprimere tutto il proprio disappunto sulla non assegnazione dei punti.
Ecco le parole di Naomi Osaka:
“Credo che questa decisione influenzerà la mia scelta di andare o meno. Non sono sicura di partecipare. Mi piacerebbe poter andare a fare più esperienza sull’erba, ma credo che, non voglio dire inutile, ma sono una giocatrice che è motivata a salire in classifica. Inoltre, sull’erba mi sono infortunata molto gravemente e questo mi spaventa. Vedremo cosa succederà e poi deciderò. Ma senza punti, Wimbledon sarà come un’esibizione. Non si può dare il 100%”
Non solo Naomi Osaka: anche Fognini critica Wimbledon
La tennista giapponese non è stata l’unica a sottolineare il proprio ripensamento in merito alla prossima partecipazione a Wimbledon. Nella giornata di ieri, anche il nostro Fabio Fognini si era espresso con ironia sul torneo inglese. Al termine della vittoria nel suo match del Roland Garros, il Fogna aveva commentato così:
“Ho personalmente parlato con Gaudenzi e gli ho fatto i complimenti: si vocifera che riducano anche il price money. Se così fosse, visto anche il non grandissimo feeling con l’erba, in quelle due settimane potrei portare la famiglia a Formentera…”
Insomma, il sentimento negativo nei confronti di Wimbledon sembra accomunare un po’ tutto il circuito tennistico. In questo senso, il commento dell’ex tennista Paolo Bertolucci è emblematico:
“Noi abbiamo boicottato Wimbledon nel 1973 per un giocatore, uno! (Nikola Pilić sospeso dalla Federtennis jugoslava perché si era rifiutato di giocare in Coppa Davis e escluso dai tornei internazionali dalla Federazione internazionale). Qui sono in ballo 16 donne e 5 uomini, quindi 21 persone, e stiamo qui a decidere se devolvere all’Ucraina il montepremi, oppure giocare senza bandiera, però non dite che sono nato a Mosca…”