Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è intervenuto con un discorso speciale alla cerimonia di apertura del “World Economic Forum” (Wef) che si svolge a Davos. Il leader è intervenuto in videoconferenza, mentre erano presenti in loco Yulia Svyrydenko, ministro dell’Economia, e Yevgenia Kravcuk in rappresentanza del Parlamento ucraino.

Zelensky al Wef di Davos: “Precedente storico per coraggio”

I leader di tutto il mondo si riuniscono a partire da oggi nel World Economic Forum (Wef) 2022, l’incontro annuale che si svolge a Davos. Il focus di quest’anno riguarda le sfide che il pianeta deve affrontare, a cominciare dalla guerra in Ucraina. A tal proposito, il Ceo del Wef, Klaus Schwab, ha condotto il discorso di apertura insieme a Volodymyr Zelensky.

I nostri primi pensieri sono con la guerra in Ucraina. L’aggressione della Russia al loro Paese sarà interpretata come il momento di rottura dell’ordine post-seconda guerra mondiale e post-guerra fredda. Questo è il motivo per cui parliamo di una svolta nella storia recente“.

Proprio il tema del convegno annuale, “History at a turning point” è lo spunto da cui il presidente ucraino parte nel suo discorso speciale:

La Federazione russa ha usato una forza bruta senza precedenti, con l’obiettivo unico di soggiogare coloro che cerca di sottomettere alla propria volontà. Sono al contempo rammaricato del fatto che il mondo non abbia agito preventivamente, imponendo adeguate sanzioni alla Russia negli anni scorsi. Certamente il popolo ucraino ha stabilito un precedente storico per l’eroico coraggio che sta dimostrando nella resistenza“.

Il leader di Kiev torna a chiedere l’embargo totale

Oltre alla parte più teorica del discorso, basata sulle ipotesi, Zelensky continua a spingere verso azioni concreti, dal forte impatto verso il nemico:

Chiedo un inasprimento delle sanzioni e un completo ritiro dal mercato russo per condannare i suoi crimini contro l’Ucraina e il suo popolo. In questo modo si celebrano i valori della libertà, altrimenti tutti sono considerati sconfitti“.

Abbiamo inoltre istituito il fondo United 24 per ricostruire l’Ucraina, invito tutti i Paesi ad aderire contribuendo alla nostra rinascita. La guerra ci ha tolto tutto, abbiamo perso tutto: dovremo ripartire da zero“.

Per sbloccare il grano nei porti serve un corridoio sicuro

Successivamente, in conclusione del suo intervento, Zelensky si richiama formalmente alle parole di George Marshall, colui che fece ripartire l’Europa dopo il 1945.

La difficile situazione dell’Ucraina è una grande preoccupazione per la libertà del mondo. C’è una minaccia incombente di fame, povertà, disperazione e caos. Noi siamo un popolo di persone e imprese, gente che vuole una nazione moderna e sicura. Il blocco del grano? Soluzione più facile, ma serve il sostegno della comunità globale per velocizzare i tempi“.