L’impresa non è riuscita. Dopo appena un anno l’Inter deve scucire il tricolore dal proprio petto per passarlo ai cugini del Milan, nuovi campioni d’Italia. I nerazzurri non avevano il proprio destino in mano e, negli ultimi 90 minuti di campionato, dovevano sperare in una combinazione favorevole da Reggio Emilia che non è arrivata. Dopo 38 partite e 3.420 minuti soltanto 2 punti hanno diviso le due squadre. Per l’Inter, dunque, è iniziato il momento dei bilanci e degli interrogativi. Il bicchiere è mezzo pieno o è mezzo vuoto?
Inevitabilmente la squadra di Simone Inzaghi ha iniziato la stagione con il favore dei pronostici. Erano i campioni d’Italia in carica e i favoriti per lo scudetto. Tuttavia ci sono diverse attenuanti, dovute alla rivoluzione a cui ha dovuto far fronte l’Inter la scorsa estate. Innanzitutto il cambio in panchina, con l’arrivo di Inzaghi al posto di Conte. Poi la perdita di due pilastri come Hakimi e Lukaku, approdati al Paris Saint Germain e al Chelsea. Giocatori difficili da sostituire, nonostante l’arrivo di calciatori di qualità come Dumfries, Dzeko, Correa e Calhanoglu.
Eppure l’Inter ha fatto tutto nel migliore dei modi fino a gennaio 2022. Da una parte il primo posto in classifica con quattro punti di vantaggio su Milan e Napoli alla fine del girone d’andata, dall’altra la qualificazione agli ottavi di Champions League (mancava dalla stagione 2011-2012) e, infine, la vittoria della Supercoppa Italiana contro la Juventus.
Quel 5 febbraio…
C’è una data che ha segnato in negativo la stagione dell’Inter: il 5 febbraio 2022. Il giorno del derby di campionato perso contro il Milan. Una sfida in controllo fino al 75 minuto. Poi quei tre minuti che hanno cambiato tutto con la doppietta di Giroud. L’inizio della crisi nerazzurra, sia nei risultati (un successo in sette partite) che in fase realizzativa con quattro partite consecutive senza gol fatti.
Un film già visto con le squadre di Simone Inzaghi che spesso hanno accusato un crollo tra gennaio e febbraio. Stavolta, però, ha deciso lo scudetto perché il Milan è sempre stato lì vicino e ha approfittato degli svarioni dell’Inter. I nerazzurri hanno avuto spesso il proprio destino in mano, ma non sono riusciti a girarlo a loro favore come accaduto nel recupero contro il Bologna. Da qui il secondo posto finale.
Cosa resta di questa stagione?
È tempo dunque di bilanci e progetti futuri. L’Inter ha chiuso la stagione con due titoli in bacheca. Da una parte la Coppa Italia, dall’altra la Supercoppa Italiana. Simone Inzaghi ha giudicato positivamente l’annata dei nerazzurri, nonostante questo finale avverso in campionato. Adesso bisogna ripartire, ma molto passa dal mercato e dal futuro di giocatori in scadenza come Perisic e Handanovic. Poi serviranno gli innesti (Dybala?), ma anche il sacrificio di un big.