Oltre alle difficoltà sul campo, l’Ucraina deve fronteggiare le parole di Clement Beaune, ministro francese per gli Affari Europei, circa l’ingresso di Kiev nell’Unione Europea (Ue). Il funzionario di Parigi mette un freno per quanto riguarda le tempistiche dell’operazione, smentendo categoricamente che il tutto si farà nel giro di un paio d’anni.

Clement Beaune sull’ingresso nell’Ue dell’Ucraina: “Ci vorrà tempo”

Il nuovo ministro francese per gli Affari Europei, Clement Beaune, stempera gli entusiasmi circa l’immediato ingresso dell’Ucraina nell’Ue.

Bisogna essere onesti con il presidente Zelensky. Chi dice che l’Ucraina entrerà nell’Unione Europea in 6 mesi, 1 anno o 2 anni, mente spudoratamente. Ci potrebbero volere anche 15 o 20 anni, è una procedura che richiede tanto tempo“.

Nonostante dichiarazioni di evidente chiusura, Beaune vuole comunque tenere aperta una porta d’ingresso europea a Kiev. Un modo potrebbe essere la creazione di una comunità politica europea, idea già più volte caldeggiata dal presidente Emmanuel Macron.

Nei giorni scorsi anche il cancelliere tedesco Scholz invitava alla prudenza

Beaune non è il primo diplomatico a porre una sorta di veto nei confronti dell’adesione ucraina all’Ue. In precedenza anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz si era mostrato scettico sull’accelerazione delle procedure:

No alle scorciatoie per favorire l’ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea. In primis per rispetto nei confronti dei sei Paesi dei Balcani occidentali che da tempo chiedono di entrare nel blocco europeo (Macedonia del Nord, Albania, Serbia, Montenegro, Turchia e Bulgaria). Giusto sottolineare che il processo di adesione al blocco atlantico non è questione di pochi mesi o pochi anni“.

In maniera abbastanza similare a quanto accaduto con Svezia e Finlandia, la forte volontà comune rischia di far prendere scorciatoie pericolose. Un conto è infatti richiedere ufficialmente l’adesione, come accaduto per Stoccolma e Helsinki e anche per Kiev lo scorso 27 febbraio, diverso è invece l’ingresso a tutti gli effetti nell’alleanza atlantica.