La guerra tra Russia e Ucraina va avanti da 87 giorni: diverse le notizie di oggi, dall’acciaieria Azovstal che ora è in mano ai russi fino alla possibilità della Nato di mettere i propri armamenti in Moldavia. La Russia ha vietato l’ingresso sul proprio territorio al presidente degli Stati Uniti Joe Biden, ma deve far fronte all’esplosione della centrale aerospaziale di Zhukovski. L’evacuazione della città di Mariupol è pressoché impossibile e l’arcivescovo di Kiev condanna le violenze dei russi.
Guerra Russia Ucraina, le notizie di oggi 21 maggio
Arcivescovo di Kiev: “Chi manda a uccidere e stuprare è assassino e stupratore”
Continuano le violenze ai danni dei civili ucraini, con le donne che sono maggiormente colpite. In un videomessaggio alla città di Kiev, l’arcivescovo Sviatoslav Shevchuk fa il suo ennesimo appello di pace, condannando pesantemente le violenze dei russi:
“Si vede che durante la guerra il nemico, in particolare, dà tanti ordini criminali. E che ordina agli altri di uccidere, di stuprare, diventando lui stesso l’assassino e lo stupratore. Chi manda un esercito ad uccidere persone in un altro paese, diventa un criminale, diventa un assassino, diventa personalmente responsabile del male che ha ordinato agli altri di far fare. Ci sono sempre più profughi e sono sempre più poveri: oggi c’è una lotta non solo al fronte, ma anche per l’economia dell’Ucraina. La lotta affinché l’Ucraina possa nutrire il popolo con il suo pane, in modo che le terre nere dell’Ucraina possano fornire la quantità necessaria del cibo non solo per l’Ucraina ma anche per il mondo”
Guerra Russia Ucraina, russi valutano scambio truppe Azov con oligarca Medvedchuk
L’acciaieria Azovstal è caduta ed è in mano ai russi: il battaglione Azov ora è ostaggio delle forze del Cremlino, che valuta la possibilità di fare uno scambio con l’oligarca Viktor Medvedchuk, catturato lo scorso mese dai servizi segreti ucraini. Un’ipotesi di scambio confermata da Leonid Slutsky, negoziatore e capo della commissione Affari Esteri della Duma.
La caduta dell’acciaieria Azovstal segna anche la resa di Mariupol, città che ora è difficile da evacuare, come spiega il consigliere del sindaco Petr Andriuscenko:
“Di fatto, da oggi l’evacuazione dalla città diventa impossibile a meno che non vengano aperti i corridoi umanitari a seguito dei negoziati con il governo del Paese. Facciamo appello a tutti coloro che intendevano tornare a Mariupol e prelevare le proprie cose di non farlo. La strada sarebbe a senso unico. Le nostre fonti ci comunicano che gli occupanti stanno sostituendo i loro militari delle repubbliche fantocce con i militari di Rosguardia e di Kadyrov. Aumentano il numero dei posti di blocco nella direzione di Zaporizhzhia, anche sulle strade sterrate percorrendo le quali si poteva evitare il campo di filtraggi”
Zelensky: “Non abbiamo bisogno di compromessi, ma di entrare in Europa”
Al 87esimo giorno di guerra, il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky continua a chiedere l’ingresso del suo Paese nell’Unione europea. Nella conferenza stampa tenuta in occasione della visita del primo ministro portoghese, Zelensky ha dichiarato:
“Non abbiamo bisogno di alternative alla richiesta dell’Ucraina di entrare nell’Unione Europea, non abbiamo bisogno di tali compromessi”
Guerra Russia Ucraina, Nato valuta armamenti in Moldavia
La Nato continua a monitorare la guerra tra Russia e Ucraina, tanto da prendere in considerazione l’idea di disporre i propri armamenti in Moldavia, come spiega il ministro degli Esteri britannico Liz Truss in un’intervista al Telegraph:
“Putin è stato assolutamente chiaro sulle sue ambizioni di creare una grande Russia. Solo perché i suoi tentativi di conquistare Kiev non hanno avuto successo non significa che abbia abbandonato queste ambizioni”
Nel frattempo la Russia nega a quasi 1000 cittadini americani e 26 canadesi la possibilità di entrare nel proprio territorio: tra questi ci sono il presidente USA Joe Biden, il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg e Sophie, moglie del primo ministro del Canada Justin Trideau.
Mosca taglia il gas alla Finlandia e mette più basi al confine
Minacciata dalle offensive dell’Occidente, la Russia ha deciso di interrompere le forniture di gas verso la Finlandia, proprio come fece con la Bulgaria e la Polonia: una notizia confermata sia da Gazprom che dalla compagnia energetica statale finlandese Gasum. Mosca ha inoltre annunciato di voler aumentare le basi militari al confine con la Finlandia.
Una decisione che arriva quasi in contemporanea con le parole del presidente turco Tayyip Erdogan, che ha parlato con il suo omologo finlandese Sauli Niinisto in merito al loro ingresso nella Nato. Queste le parole del presidente della Finlandia.
“Abbiamo avuto una telefonata aperta e diretta con Recep Tayyip Erdogan. Ho affermato che, in quanto alleati della Nato, Finlandia e Turchia si impegneranno per la reciproca sicurezza e le nostre relazioni così si rafforzeranno. La Finlandia condanna il terrorismo in tutte le sue forme e manifestazioni”