Pallacanestro Eurolega Finalissima tempo reale

A Belgrado si sfidano Pablo Laso, alla settima Final Four, e capace di portare 21 trofei alla corte madridista.

Per Ataman il sogno di fare il bis. E’ la terza finale consecutiva, per il club turco Campione d’Europa in carica.

Partita molto fisica con i primi due minuti senza canestri segnati per l’eccessivo numero di tiri da fuori provati dalle due squadre. Primo minibreak al 7′ con il Real Madrid che va sul 10-6. Spagnoli più fisici, con Tavares e Yabusele. Il giocatore capoverdiano sembra non contrastabile, dal quintetto di Ataman. Le squadre difendono a uomo ed è una scelta che al momento non si pone assolutamente in discussione. Ci vuole una magia di Micic in volo rovesciato, per far tornare a canestro l’Efes Anadolu: 12-8 all’8′.

I 4 punti di divario restano grazie alla seconda bomba da 3, la prima era stata scagliata da Micic, la seconda da Larkin: 15-11. Palla persa per il Real Madrid, che da 3 punti ha un inguardabile 0/7. Solo Tavares, tiene bene la formazione iberica. Ma parte in contropiede Larkin, che subisce pure fallo a 23″ dalla fine del primo quarto. Un gioco da 3 dopo il tiro da 3: Larkin riporta l’Efes sul 15-14. Ultima azione per Llull. Sbaglia il tiro dalla distanza Fernandez ma preoccupa, la squadra di Laso, che non prende il largo, e sbaglia pure l’ottavo tiro, dalla distanza. 15-14 alla fine del primo periodo.

Efes in partita, Tavares impressionante!

L’Efes gioca sulle qualità individuali ma è attesa, a un miglior lavoro difensivo, sia per la differenza di centimetri sotto le plance, sia per ciò che concerne i muscoli e il peso. Tavares segna 12 punti su 15, con 7 rimbalzi. Ma ha già commesso 2 falli, e questo toglie un po’ di tranquillità a Laso.

2° quarto

Dentro Beaubois per alzare le alternative in attacco. Efes avanti con l’ottavo punto di Micic: 16-15. La risposta è la prima tripla di Taylor: 18-16 per il Real Madrid. Al nono tentativo da lontano i blancos segnano.

Beaubois sbaglia da fuori ma il rimbalzo è turco, con canestro: Singleton. Parità a 18 dopo 90 secondi del secondo periodo. Cambio di mano: segna di sinistra Micic, con classe. Parziale 4-0. Canestro di Llull dalla media del pareggio a 20. Ma Pleiss maltratta in replica un avversario con la palla che rimane nella disponibilità dei giocatori di Laso.

Classe e agilità, per il Real, per un mini-break

Alley-hoop per Poirier di Fernandez assist-man da applausi, per una finale assoluta in Europa: 22-20 Real Madrid. Larkin con una giocata intelligente spedisce allo scivolamento a canestro Capitan Dunston per il 22-22 poi Singleton butta un tiro che non va. Al 14′ squadre pari a 22. Rudy Fernandez segna un pallonetto con l’aiuto del tabellone nell’uno contro uno: il 37enne dimostra di quale classe sia dotato, in misura perpetua. Poirier lo stoppa sotto canestro dimostrando che il Real Madrid è agilità, non solo potenza.

Singleton sbaglia tre volte, due da fuori, e mancano i suoi punti, con Larkin preso adesso in consegna. Fallo di Dunston su una pregiata entrata di Causeur: 2+1 sul Real avanti di 4. “Sbecca” il canestro, il pallone arancionero, e si resta 26-22. Poirier difende alla morte e recupera un pallone prezioso al 16′.

Llull manda Anthony Randolph per tirare da 3: massimo vantaggio Real sul 29-22. Randolph prova a chiudere la questione ma sbaglia. Larkin sfrutta il fatto di essere marcato dal pivot, grave errore della difesa madridista. Pleiss stoppa Causeur e le squadre restano a contatto: 29-24.

L’asse francese Causeur-Poirier per il secondo volo con schiacciata: 31-24. Applausi di tutto il pubblico per Larkin che tiene a galla la banda di Ataman. Micic sfrutta il gioco a “L” con doppio blocco dei lunghi turchi: ne esce una “bomba” da quasi 8 metri di Micic. L’Efes rientra in partita come si distrae in difesa. 31-29.

La coperta del tecnico turco è corta ma la compattezza dei campioni in carica spaventa il gigante spagnolo. Tanto che Laso ridisegna la questione difensiva, troppo scollata.

Una mattonata di Hanga inguardabile: palla regalata all’Efes a un minuto dall’intervallo lungo. Sbaglia anche Larkin. Randolph piazza la seconda “tripla”: 34-29 per il Real Madrid (3/14 da 3). Larkin sbaglia l’accorcio. Il primo tempo segna un punteggio basso, degno di una finale per gli errori vistosi, commessi da una parte e dall’altra. Si va negli spogliatoi.

La seconda parte che porta alla conquista europea

Abalde porta a 8 il Real, semigancio di Pleiss che prova a tenere a una ricucibile distanza l’Efes. Causeur sbaglia da 3 una forzatura sulla difesa di Bryant.

Adesso l’Efes difende con 3 giocatori, su Tavares, che risponde stoppando il contropiede di Larkin.

Causeur sbaglia il 17° tentativo da 3 punti, ma anche l’Efes si fa ingolosire. Per fortuna Larkin difende e recupera un gran pallone anticipando Yabusele, ben più grosso di lui.

Bryant non garantisce un cambio di passo, ad Ataman, ma Singleton commette l’infrazione dei 3 secondi nell’area madridista. Dopo 4 minuti di terzo quarto solo 3-2 per il Real Madrid. Tanti errori e grandi difese. Dentro Llull che fornisce l’assist (il 60° in carriera!) del +9 ad Hanga, che tira e segna, da 3: 40-31 al 25′. La finale vive il massimo vantaggio. Il tiro di Hanga è stato scoccato da 8 metri.

Quando mancano 5 minuti al termine del 3° quarto Ataman ragiona un po’ con i suoi giocatori: time-out.

Esce troppo lenta, in attacco, e anche prevedibile, l’Efes. Il Real va di fretta, ma gioca male. Torna a segnare dalla lunetta, il tedesco Pleiss, quello che aveva contribuito a eliminare Milano (con 25 punti in gara-4). 40-33 al 26′.

Abalde sbaglia due tiri dalla distanza e Pleiss riporta l’Efes, a -4: 40-36!

3° fallo a Tavares (in attacco): cambia la partita?

Beaubois sbaglia un frontale da 3 punti che può presentare un conto ingeneroso. Il Real gioca cercando di abbassare il ritmo. La difesa resta individuale su ambo i fronti. Yabusele litiga da 3 punti dove presenta uno scarso 0/5.

Laso mette dentro Rudy Fernandez. Micic fa 2 su 2 dallal netta. Gran palla di Yabusele ricevuta sotto e canestro in rovesciamento: Ral sul 42-38 ma Micic va a canestro di prepotenza. 42-40.

Gioco d’attacco a buttare la palla da parte di Sergi Llull: per fortuna sua e del Real l’ultimo tocco a rimbalzo è di Larkin. La palla resta blanca. Causeur nemmeno raggiunge dall’angolo il canestro. Polemica tra Poirier ed Anderson, che rischia un “tecnico” per una rudezza su un avversario. Interviene Luigi Lamonica che parla con i due allenatori, da grande arbitro qual è. La cosa bella è il cenno di intesa tra Laso e Ataman dopo il dettame dell’arbitro di Pescara.

E’ il primo momento di tensione fisica con una doppia reazione. Fallo antisportivo a Poirier e a James Anderson. Le due sanzioni si cancellano.

Il Real Madrid perde palla in attacco. Deck subisce un fallo quasi impercettibile poi la palla è dell’Efes, che dispone di 12 secondi. Poirier commette fallo su Larkin che non ottiene per un “niente” il canestro e il tiro libero supplementare. Va in lunetta, il talento turco, che sbaglia il primo tiro dalla lunetta. E anche il secondo. Poirier chiude con l’ennesimo errore da lontano avendo poco tempo a disposizione.

Il quarto…quarto

Due errori da una parte e dall’altra, compresa una mattonata autentica di Hanga, che tira da fuori senza avere la giusta presenza dei compagni a rimbalzo. Quarto fallo, molto ingenuo, di Tavares, che forse ha finito la benzina.

Micic va da 3 e porta avanti l’Efes: 43-42 con Tavares che non può difendere in manieraadeguata. Poi Micic tira malissimo. Ma Causeur perde una palla sanguinosa, grazie a Singleton, che va in contropiede a schiacciare. 5-0 il parziale dell’Efes Istanbul, adesso sul 45-42.

Pleiss dalla media riporta la squadra turca avanti. Fernandez sbaglia da fuori ma la circolazione di palla è sciagurata. Il cestista tedesco commette fallo, non plateale, rischiando l’antisportivo, non concesso, con l’aiuto della tecnologia. Llull va in lunetta sul fallo di Micic.

Poirier stoppa Pleiss e poi va in contrattacco a sfondare con Singleton che si muove di quel minimo che manda il francese ai “liberi”. Parità a 47. Mancano 6 minuti al 40°. Pleiss riscatta un errore in percussione di Larkin. Madrid torna a mettere dei sani centimetri, per arginare gli errori. Llull segna da 3 punti: 50-49!

Infrazione dei 24″ e palla persa, per l’Efes. E’ bravo Ataman, a chiamare un minuti di sospensione. La squadra campionessa in carica è ancora, e fermamente, in corsa. Questo perché il Real Madrid ha continuato, con eccessiva ostinazione, a provare da lontano, senza correggere, che non sia serata, per la squadra spagnola.

Pleiss è cercato ai 4 metri da un interlligente Micic. Sbaglia Yabusele il 31° tiro da 3 (!) con soli 5 tentativi segnati. Pleiss, alto 2 metri e 20 centimetri, schiaccia in viso ai lunghi e grossi centri madridisti: 53-50 con 3 minuti da giocare.

E’ lento, il Real Madrid, in attacco, con Llull non aiutato dai compagni. Ma la palla resta bianca. Dentro Causeur, per Laso. Deck tira da 3 e segna: 53-53!

Tripla di Micic. Ora tocca al Madrid, inseguire: due “liberi” di Causeur. Il primo ok, il secondo no. Rimessa per il Real per la lotta a contendere il rimbalzo tra Tavares (sempre 4 falli commessi) e Pleiss. Il Real è a 17 rimbalzi, in attacco.

Grandissimo rimbalzo in attacco, per Singleton, e tap-in di Pleiss sul conseguente tentativo di Larkin. Avanti di 3, l’Efes, costringe Laso a disegnare il successivo gioco offensivo con la lavagna.

3 punti da recuperare: Dunston stoppa un tentativo dall’angolo di Hanga (da 3). 51″ alla fine. E’ Llull, che batte Singleton che vale il -1: 57-58.

Yabusele spende il terzo fallo di squadra su Micic, dopo un cambio di marcatura individuale. Restano 27 secondi alla fine: Efes avanti di uno.

Palla in attacco per l’Efes. Fallo di Yabusele. Mancano 17 secondi e 2 decimi e 14″ toccano per la nuova azione, per i turchi. Larkin viene servito in angolo da Micic: sbaglia il tiro dalla lunga distanza, ma, nel contendere la palla, che resta per aria, il Real Madrid perde quei residui secondi utili, magari, a un ultimo tiro. Finisce così: 58-57.

L’EFES ANADOLU ISTANBUL VINCE DI UN PUNTO: E’ DI NUOVO CAMPIONE D’EUROPA!

Ataman ha mantenuto la promessa fatta, prima dei play-off. L’Efes ha battuto il Real Madrid.

Conclusioni: troppe, le volte, in cui il Real Madrid ha tirato da 3 punti. Non può essere questa, la squadra che ambisce a conquistare l’Europa. I due allenatori hanno puntato sulle difese a uomo per tutta la partita. E pure con una rosa contenuta, Ataman ha giocato sulle qualità dei singoli: Micic ha segnato 23 punti, Larkin si è fermato ai 10 dei primi due tempi. Singleton, che aveva giocato i primi 20′ fallimentari, al tiro, ha preso i due rimbalzi deicisivi.

Micic è stato eletto miglior giocatore delle Final Four, come è giusto che fosse. Pleiss MVP della singola partita. Il Real ha perso più che in difesa, in attacco, e per la lucidità. Hanno finito la benzina in troppi, a cominciare da un Tavares che ha segnato 10 punti subito, altri 2 prima della pausa. Poi però solo ulteriori 2 punti nella seconda parte. Llull da solo, con Deck unica variabile impazzita con il tiro da 3 dell’aggancio, non poteva rappresentare il cambio all’insistere a tirare da 3. E’ stato un evidente Tallone d’Achille.

Appuntamento all’anno prossimo.

REAL MADRID-EFES ANADOLU ISTANBUL 57-58 Risultato finale

Il tabellino dell’ultimo atto europeo

Real Madrid: Abalde 2, Deck 5, Hanga 5, Yabusele 3, Tavares 14. Llull (cap.) 9, Causeur 3, Nunez, Randolph 6, Fernandez 2, Taylor 3, Poirier 5. Allenatore: Pablo Laso.

Efes: Larkin 10, Micic 23, Moerman, Pleiss 19, Anderson. Beaubois, Singleton 4, Bryant, Dunston (cap.) 2. Allenatore: Ataman.

Arbitri: Sigg. Lamonica (Italia), Borys Rhzhyk (Ucraina), Gytis Vilius (Lituania).

Parziali: 15-14, 19-15 (34-29 al 20′); 8-11, .15-18.

Note: nessun giocatore uscito per 5 falli.

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