Pallacanestro Eurolega Efes Anadolu in finale contro il Real Madrid
L’Efes Anadolu Istanbul Campione d’Europa in carica la sfanga sull’ultimo tiro. A meno di un secondo dal 40’, con una magia di Micic, fronte a canestro.
E’ il forte cestista, che evita ad Ataman la pressione e le paure di un tempo supplementare, rischioso, contro la fisicità di una squadra organizzata del livello dell’Olympiacos Pireo. La squadra greca, accompagnata nel tempio della Pallacanestro belgradese da 11000 (!) spettatori, si dovrà accontentare, se va bene, del terzo scalino del Vecchio Continente. Quello che un anno fa, corsi e ricorsi, toccò a Milano, sbattuta fuori a 8 decimi dal 40’ dal Barcellona, dopo aver accarezzato l’overtime.
Ecco i pochi secondi commentati dal circuito internazionale, con il telecronista che esalta il Dio della Pallacanestro turca, Micic.
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Per intenderci Vasilije Micić è un giovanottone serbo che ha girato già l’antica Europa, vincendo un titolo nazionale in Lituania. Nato a Kraljevo il 13 gennaio 1994, di ruolo guardia tiratrice, con Larkin, è uno dei non segreti, della formazione di Coach Ataman.
Ataman l’aveva dichiarata, l’intenzione del bis, e in largo anticipo…
Al bravo allenatore turco va dato atto un fatto verbale ben preciso. Prima di giocare contro l’Emporio Armani Olimpia Milano aveva palesemente dichiarato, senza metafore, che la sua creatura agonistica, l’Efes Anadolu, avesse i numeri e gli uomini, magari contati, per poter arrivare a un clamoroso bis. O almeno per giocarsela, contro le più reclamizzate realtà capaci di arrivare meglio, dopo la travagliata stagione regolare.
Il Barcellona è stato battuto sul filo di lana dall’odiato rivale eterno Real Madrid, 86-83, per un paio di scelte al tiro, nei secondi finali, sulle quali le prossime notti rifletterà a lungo, Jasikevicius. Pablo Laso si è preso uno scomodo quarto posto poi ha vinto il quarto di finale 3-0 e di 3 lunghezze contro il Barcellona.
La semifinale turco-greca è stata altrettanto equilibrata. L’Olympiacos e l’Efes Istanbul erano sul 74-74, prima dell’invenzione e dell’uno contro dalla distanza dei sogni cercata e trovata da Micić. Segno che per arrivare e permanere, a certi livelli, bisogna avere anche uomini e cestisti capaci di dare la zampata personale. Al di là del concetto collettivo che ti insegnano fin dai tempi del MiniBasket.
Turchia vs Spagna: due scuole differenti ma intense
L’Europa sarà una questione tra chi è detentore e il Real Madrid. Per il 3° posto giocheranno i catalani del Barcellona e gli eredi dei marinai difensori di Atene, quelli dell’Olympiacos Pireo. E la prossima Eurolega, se sarà disputata ancora senza i club russi, sarà ancora più interessanti, mercato e giocatori di livello assoluto alla mano.
Nel frattempo Kyle Hines ha fatto sapere di voler concludere la sua lunga e decorata carriera in Italia. E a Milano. Tanto per essere chiari. Per lui, dovesse arrivare, sarebbe la quinta Coppa Campioni. Intorno a lui, toccherà costruire questo italico sogno a spicchi.
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(Pagina FB Efes Anadolu Istanbul Sport Clubu)