Governo Draghi a rischio dopo le parole di ieri del premier? Non secondo Enrico Borghi, deputato del Pd e membro del Copasir, che è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta dal direttore Gianluca Fabi su Radio Cusano Campus.
Governo Draghi
“Dal nostro punto di vista il governo deve andare avanti fino a fine legislatura -ha affermato Borghi-, sarebbe dannoso e paradossale mettere in crisi il Paese in un momento come questo. E’ evidente però che non può funzionare se si chiudono degli accordi su testi importanti e complessi non si può ragionare con la logica del +1 per cercare di strappare qualcosa di più. Ne va della credibilità di fronte all’Europa. Forza Italia e Lega devono smetterla con la logica del +1 quando gli accordi sui provvedimenti si sono chiusi”.
Alleanza con PD-M5S
“La direzione del Pd ha dato una direzione di marcia molto precisa: la capacità di costruire una coalizione alternativa alla destra e il M5S è dentro questo percorso. Poi ovviamente ci sono punti di vista differenti, la politica consiste proprio nel ricercare punti di caduta, in passato abbiamo dato dimostrazione di saperlo fare. Governi straordinari come quello attuale con tutti dentro devono vigere per momenti di straordinarietà, non si può andare avanti con governi con tutti dentro”.
Guerra russo ucraina
“Per me è di sinistra difendere le libertà, mettere in condizione un popolo aggredito a difendersi, impedire che donne, civili inermi vengano uccisi, stuprati, è di sinistra accogliere i profughi. Questo lo si fa nel concreto della storia. Sulla pace siamo tutti d’accordo, il punto è come si concretizza, come si realizza. La difesa dei diritti dell’Ucraina è anche un tema della difesa dei nostri diritti nazionali. Dovremmo metterci alla finestra ed aspettare che le cose si sistemino da sole? L’Italia non può stare alla finestra aspettando che siano altri a scrivere le regole del gioco. Sulla crisi economica abbiamo istituito una specifica task force al Nazareno e facciamo cose concrete, il bonus 200 euro per aiutare le famiglie ad esempio è una proposto che è anche nostra”.
Guerra ibrida
“Bisogna innanzitutto partire da un elemento fondamentale: non c’è solo una guerra sul campo, c’è anche una seconda guerra quella ibrida fatta di disinformazione, propaganda e attacchi cibernetici. La guerra ibrida ha conosciuto nel corso degli ultimi mesi nel nostro Paese una forte accelerazione. Il Copasir non esprime opinioni, se il Copasir ieri all’unanimità ha deciso di avviare un’indagine sulle ingerenze straniere nella nostra vita democratica è perché evidentemente ha rivelato una serie di fenomeni che sono in atto”.