I portali della pubblica amministrazione italiana risultano nuovamente sotto attacco dagli hacker russi dalla serata di giovedì. Lo conferma la Polizia postale, impegnata nelle operazioni di protezione della privacy dei dati sensibili. Stando alle prime informazioni, sarebbero in scacco informatico i siti del Csm, dell’Agenzia delle Dogane e dei ministeri di Esteri, Istruzione e Beni Culturali.
L’attacco hacker è subito stato rivendicato dal collettivo filorusso Killnet, che nei giorni scorsi aveva diffuso su Telegram una lunga lista di 50 obiettivi sensibili da colpire. Tra di essi figurano anche le principali testate giornalistiche nazionali, considerati obiettivi sensibili. In precedenza Killnet aveva violato i siti della Polizia, del Senato e dell’Iss, tentando addirittura di infiltrarsi nelle votazioni dell’Eurovision Song Contest.
Un #attaccohacker a vari portali istituzionali italiani è in corso fin dalle 22 di ieri sera https://t.co/8xpHCQuX9T pic.twitter.com/L2HcrQPkmC
— Sky tg24 (@SkyTG24) May 20, 2022
Attacco Hacker russi: è scontro tra Killnet e Anonymous
Proseguono gli attacchi hacker del gruppo filorusso Killnet, impegnato attivamente a contrastare le infrastrutture digitali dei Paesi che sostengono l’Ucraina. In questi giorni l’Italia è il nuovo bersaglio dell’associazione, vittima di un secondo raid tecnologico ai danni della pubblica amministrazione. La Polizia Postale certifica le violazioni ai portali del Csm, dell’Agenzia delle Dogane e dei ministeri di Esteri, Istruzione e Beni Culturali.
Al momento risulta dunque impossibile accedere ai siti elencati, con le forze dell’ordine che stanno cercando di ripristinare il servizio. La tecnica usata da Killnet per bloccare il traffico online è di tipo “DDos”, ossia bombardare i server con una quantità di dati impressionante per mandarli in tilt e compromettere l’intero funzionamento.
Di fatto è come se si stesse combattendo una guerra parallela a quella sul campo, ma questa volta interamente in rete. Il nemico di Killnet è Anonymous, la principale organizzazione hacker mondiale, che si è schierata apertamente a favore di Kiev.