Azovstal, Guley: “1730 soldati evacuati, tra cui 80 feriti”. Dall’evacuazione della centrale Azovstal, all’occupazione di alcune zone su territorio ucraino dove i russi stanno insistendo con i bombardamenti serrati, fino al discorso del ministro degli esteri ucraino Dmitry Kuleba che ha elencato i quattro punti fondamentali per cui l’Ucraina potrà ritenere di aver davvero vinto questo conflitto.  L’inviata Iryna Guley è intervenuta nel consueto punto informazione delle 19.30.

Azovstal, Guley: “1730 soldati evacuati, tra cui 80 feriti”

L’evacuazione è in processo, sappiamo che da Azovstal sono stati evacuati i nostri militari, i russi hanno riferito tra alcune cifre, si parla di 1730 soldati tra cui 80 feriti evacuati.

In questa operazione partecipa anche la Croce Rossa: è presente per registrare ogni militare perché non spariscano i nomi, elencano i nomi affinché si agevoli il successivo scambio con i prigionieri. Oggi ho ricevuto (come ogni giorno) tantissimi lanci stampa italiani che riportavano la notizia che Kalina si è arreso: siete tra i primi a riceverla, e devo smentire tutto, ho parlato con lui poco fa  e attualmente si trova all’interno dell’acciaieria. I negoziati sono in corso così come il processo di evacuazione, ma non posso darvi ulteriori dettagli.

Guley e il resoconto su Lugansk

La situazione è molto tesa, ci sono battaglie complicate, il capo della regione ha dato il messaggio che proprio i russi cercano di ottenere Severodonesk, Soledar e Bakmut.  Si tratta di città che stanno attaccando, i nostri militari hanno minato il ponte per non farli passare ma sono riusciti a passare e ad attaccare le altre città. Non si riesce a portare l’aiuto umanitario, di cerca di portare acqua ma la situazione è molto difficile sotto ai bombardamenti.

A Zaporizhia

Una colonna di macchine in cui si trovano più di mille macchine sta costeggiando la strada che vedete per chilometri e chilometri. Si cerca di arrivare in una città sicura ma per ora sono bloccati. Le macchine sono presenti giorno e notte, la gente è costretta a dormire in macchina e senza viveri.  Non sappiamo da dove arrivano, per ora una collega mi ha spiegato che all’interno della colonne ci sono gli evacuati da Mariupol ma non tutti provengono da questa città, alcuni vengono anche da Kherson, da lì la gente cerca di scappare ma i bombardamenti sono continui.

Le dichiarazioni del primo ministro, Dmitry Kuleba

Oggi il primo ministro ha spiegato che solo gli ucraini sanno cosa significa vincere questo conflitto. Kuleba ha fatto riferimento a quattro elementi: la liberazione totale dei territori occupati (includendo Crimea e Donbass), la riparazione da parte della Russia dei danni subiti, il processo per i crimini di guerra e l’integrazione europea. Questi quattro elementi costituiranno l’ottenuta vittoria.

Vhyshyvanka: la camicia nazionale

Oggi è il giorno della Vhyshyvanka, la camicia nazionale. Mamme e fidanzate dovevano creare questa camicia per gli uomini. Prima abbiamo visto alcuni delle rappresentati dell’ambasciata degli Stati uniti che si sono aggiunti a un flash mob in cui tutti i leader hanno indossato la Vhyshyvanka, da Ursula Von Der Leyen alla Metsola, così come altri rappresentanti europei.