L’indipendenza dal gas di Mosca. È questo il sogno “europeo”, ma la strada è lunga e sicuramente non facile.
Ovviamente la Russia cerca di tirare acqua al suo mulino, queste le ultime dichiarazioni del vicepresidente Alexander Novakm: “Circa la metà delle 54 società straniere che hanno contratti con Gazprom per l’acquisto di gas russo hanno aperto conti in rubli“. Ha inoltre dichiarato che “I nomi dei gruppi europei che hanno accettato il nuovo sistema di pagamento per il gas saranno resi pubblici”.
Gas pagato in rubli: la posizione dell’Unione Europea
L’Unione Europea ripete che pagare in rubli è una violazione alle sanzioni stabilite inoltre smentisce la versione russa, dicendo che le aziende europee stanno pagando in euro o dollari. La situazione è questa: chi apre un conto in rubli ha l’obbligo di comunicarlo al governo del suo Paese, il quale dovrà poi vigilare su eventuali sanzioni.
L’Unione Europea ha tutti gli effetti le mani legate con le aziende, può solo intervenire contro il Paese che non ha attuato le sanzioni.
Il piano dell’Unione Europea per l’indipendenza dal gas russo
Il piano dell’UE prevede l’impiego di 300 miliardi per non dover più dipendere dalla Russia. Come? Attraverso fonti alternative, energie rinnovabili e risparmio energetico. Il primo passo è l’accordo tra il consiglio UE e l’Eurocamera per avere riserve comuni di gas in vista dell’inverno. Il piano prevede anche una collaborazione in caso di deficit energetico di un paese, che sarà aiutato dagli stati membri non in emergenza. La previsione e la speranza è che sia coperto almeno l’80% del fabbisogno prima della stagione invernale 2022/2023 e il 90% in quelle successive.
Al momento tra le compagnie che hanno aperto i famosi conti K (in rubli) ci sono sono Eni, la francese Engie e le tedesche Rwe e Unipe.
Mamer, portavoce capo dell’UE, ha dichiarato: “Siamo stati molto chiari. Abbiamo dato linee guida agli Stati membri che dicono che cosa possono fare: possono aprire un conto bancario denominato nella valuta prevista dal contratto con Gazprom, fare un pagamento a questo conto nella valuta prevista dal contratto e dichiarare che hanno soddisfatto i loro obblighi contrattuali. Non riteniamo che fare qualsiasi altra cosa sia consigliabile”.
Per l’Unione Europea l’indipendenza totale dalla Russia sarà almeno per il 2027.