La Guerra tra Russia e Ucraina giunge all’85esimo giorno. Tante le notizie di giornata. Su tutte arriva il primo processo di un militare russo appena 21enne. Poi tante notizie sul fronte diplomatico. La Russia si dice pronta ad accogliere la proposta di pace proposta dall’Italia ma vorrebbe capire di cosa si tratta visto che non è arrivato niente di ufficiale a Mosca. Ma a tenere banco è il botta e risposta tra Kuleba e Scholz riguardo ad un’annessione accelerata dell’Ucraina all’Unione Europea. Sulla riapertura dei porti la Russia fa sapere che tratterà solo in caso di revoca delle sanzioni.
Il processo del sergente russo
Oggi è stato ascoltato nel tribunale di Kiev Il sergente russo Vadim Shishimarin. Il soldato di appena 21 anni è accusato di crimini di guerra e omicidio premeditato di un civile di 62 anni nella regione di Sumy nei primi giorni dell’invasione. L’uomo in questione fu ucciso mentre andava in bicicletta al villaggio di Chupakhivkai. Il ragazzo ha confessato che inizialmente non voleva sparare ma poi ha ricevuto l’ordine e anche le minacce di un altro soldato. Il soldato in piedi nella gabbia di metallo ha parlato in russo. Queste notizie arrivano dalla BBC. Presente all’udienza anche Kateryna Shelipova, vedova dell’uomo ucciso che ha dichiarato: “Mio marito lavorava come trattorista, non avevamo armi. Era in abiti civili. Con mio marito ho perso tutto, era il mio protettore”. Ora per il soldato russo rischia di ergastolo.
Guerra Russia Ucraina: la riapertura dei porti
Il ministero degli Esteri russo ha annunciato che valuterà l’apertura dell’accesso ai porti ucraini del Mar Nero solamente se verranno prese in considerazione la revoca delle sanzioni contro la Russia. La notizia arriva dall’agenzia di stampa Interfax. L’intervento del ministro russo arriva a seguito dell’appello lanciato a Putin dal direttore esecutivo del Programma alimentare mondiale, David Beasley. Infatti, la situazione attuale sta già scatenando una crisi alimentare in tutto il mondo per via dell’importanza dell’export di grano ucraino. l’Ucraina è tra i primi 5 esportatori di mais, grano, orzo e girasole. Ecco quanto riferiscono le parole di Beasley: “Se ha un cuore per il resto del mondo, indipendentemente da come si sente per l’Ucraina, deve aprire quei porti”. Anche il segretario delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha rimarcato la gravità della situazione.
Botta e risposta tra Kuleba e Scholz
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz non è favorevole ad un processo accelerato per annettere l’Ucraina nell’UE. “Che non ci sia alcuna scorciatoia per l’Ucraina è anche una questione di lealtà nei confronti dei sei Paesi dei Balcani occidentali. I Balcani occidentali appartengono all’Unione europea”. Questa è l’opinione del cancelliere tedesco che ha sottolineato però la volontà di supportare l’Ucraina in modo pragmatico e veloce. La cosa però non è andata giù al ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba che infatti parla di un trattamento di seconda classe da parte di alcuni Paesi Europei. Ecco le sue parole: “L’ambiguità strategica sulla prospettiva europea dell’Ucraina praticata da alcune capitali Ue negli anni passati è fallita e deve finire”.