Nella giornata di mercoledì 18 Maggio la frazione di Pile, in provincia dell’Aquila, ha visto consumarsi un incidente drammatico. Una vettura, sprovvista di conducente, si è schiantata su un asilo nido provocando morti e feriti.
Dopo aver divelto la recinzione di ferro, l’automobile ha investito un gruppo di bambini. La tragedia ha visto la morte di uno scolare di età inferiore ai 4 anni e altri cinque feriti, di cui uno in prognosi riservata. La tragedia, avvenuta intorno alle 14.30 ha visto l’auto sfondare il reticolato perimetrale del giardino dove stavano giocando i piccoli. Oltre a quelli investiti, altri bambini sono sotto choc e hanno graffi che si sono procurati durante la fuga. “Sembrava un girone dantesco: quando siamo arrivati abbiamo trovato gente in lacrime in strada e il pianto dei bimbi che ci ha fatto fermare il cuore. Intorno a noi le ambulanze e le auto delle forze dell’ordine, le sirene. Siamo subito corsi dentro, facendoci largo tra i soccorritori, una scena spaventosa e surreale”, racconta ancora sotto choc un papà di uno dei circa quaranta bambini della scuola.

L’incidente in provincia dell’Aquila ha sconvolto la comunità

Tra i sei soccorsi uno non ce l’ha fatta nonostante i tentativi di rianimazione: il bilancio è di un bimbo di 4 anni morto e altri cinque feriti con uno in prognosi riservata. A piombare nel giardino è stata un Passat dove all’interno c’era un ragazzino che non ha più di 10 anni.

La mamma lo aveva lasciato da solo nella macchina, parcheggiata in strada mentre andava a prendere il fratellino all’asilo, ma l’auto in discesa ha preso subito velocità, forse accidentalmente sfrenata dallo stesso ragazzino o forse con il freno a mano mai attivato. Ipotesi, queste, che dovranno essere valutate dagli inquirenti.

“Sono sicura di averla ingranata. Il freno a mano? No, quello non lo ricordo”. Radostina Zhorova Balabanova, la trentottenne di origine bulgara, indagata per omicidio stradale e lesioni stradali nell’incidente all’asilo a l’Aquila, appare molto provata quando arriva in questura per un nuovo confronto, accompagnata dal suo avvocato, Francesco Valentini. I suoi ricordi sono lacunosi, dice e si contraddice, non riesce a spiegarsi come la sua Passat sia scivolata su quel piano inclinato. Il bimbo morto durante il trasporto in ospedale aveva quattro anni.

Un altro bimbo è al Bambino Gesù, nella capitale. La donna proprietaria dell’auto è indagata come ipotesi di reato per omicidio stradale. In queste ore è in corso un summit presso la questura all’Aquila al quale partecipano il pm Stefano Gallo titolare dell’inchiesta, il capo della Mobile Danilo Di Laura, e gli altri investigatori. “Stiamo facendo il massimo con il massimo dell’impegno”, ha detto Gallo. “Mi stringo con profonda commozione al dolore delle famiglie e della comunità scolastica”.

Così il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi. Il ministro ha contattato la dirigente dell’istituto per trasmetterle la sua vicinanza e il suo cordoglio.

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