Dopo le dichiarazioni rilasciate solo nella giornata di lunedì, a margine della notizia ufficiale della richiesta di adesione nella Nato da parte di Finlandia e Svezia, Erdogan ha minacciato nuovamente la possibilità di utilizzare il diritto di veto. Il presidente turco, infatti, non sembra voler acconsentire alle richieste dei paesi scandinavi di entrare all’interno dell’alleanza atlantica.

 Finlandia-Svezia nella Nato, cosa aveva detto Erdogan lunedì

Il numero 1 di Ankara, negli giorni scorsi aveva commentato in questa maniera la notizia della richiesta di adesione:

“Non diremmo di sì alla loro adesione alla Nato, senza offesa, da entrambi i Paesi non c’è un atteggiamento chiaro nei confronti delle organizzazioni terroristiche. Verranno lunedì, verranno a convincerci? Non si diano pena, non diremo di sì all’ingresso nella Nato, un’organizzazione di sicurezza, a coloro che impongono sanzioni alla Turchia”

Poi, sulla Svezia aveva parlato così:

“E un paese incubatore di organizzazioni terroristiche. Non hanno una posizione chiara contro le organizzazioni terroristiche. Non consegnano i terroristi. Un musulmano non si fa mettere nel sacco due volte”

Finlandia-Svezia nella Nato, le nuove parole del presidente turco

Ebbene, nelle scorse ore, Erdogan ha ribadito la posizione turca e l’ha fatto parlando direttamente al Parlamento turco:

“Non possiamo dire di sì. Sostenere il terrorismo e chiedere il (nostro) appoggio è mancanza di coerenza. La nostra unica aspettativa è che la NATO mostri buona volontà nei confronti degli sforzi legittimi della Turchia per proteggere i suoi confini. Non parlo neanche di supporto, ma nessuno dei nostri alleati ha mai rispettato le nostre preoccupazioni.”

La Turchia, infatti, accusa i due Paesi nordici di ospitare ben 30 membri del PKK, Partito dei Lavoratori del Kurdistan, classificato dal paese come organizzazione terroristica. E per questo motivo, Erdogan, non vuole assolutamente cambiare la propria posizione.

Ovviamente, i paesi facenti parte della Nato, hanno già avviato la linea diplomatica con lo stesso presidente turco, per cercare di capire se ci sono margini per permettere a Finlandia e Svezia di unirsi alla comunità internazionale. Nella serata di ieri, però, il portavoce presidenziale turco ha ribadito che il processo di adesione dei paesi nordici “non può andare avanti” se le aspettative della Turchia non verranno rispettate dagli altri paesi. Un intreccio che sembra difficile risolvere, almeno nel breve periodo.