“Oggi l’attenzione mediatica è su altri temi che hanno catalizzato l’opinione pubblica. Ma restiamo persuasi e il segretario è assolutamente convito e sta provando a sue spese – per fatti che sarebbero da lodare non certo da mandare a processo – quanto sia necessaria la riforma della giustizia”. Così il senatore della Lega Simone Pillon intervenuto al Tg Plus di Cusano Italia TV.

Riforma giustizia, Pillon: “Quanto mai impellente”

La riforma della giustizia secondo Pillon è “quanto mai impellente perché abbiamo per la prima volta nella storia del nostro Paese una caduta della credibilità della magistratura. Fino a pochi anni fa la magistratura era considerata dagli italiani statisticamente uno degli organi dello Stato in cui riporre maggior fiducia. Ora, a seguito dello scandalo Palamara e quanto ne è venuto, è crollata nella fiducia dei cittadini.

Ma anche perché chiunque abbia provato la giustizia sulla sua pelle sa che purtroppo è afflitta da inefficienze, lungaggini, burocrazie inutili. E un giudizio da parte di una parte della magistratura che non sempre è oggettivo ma qualche volta viene guidato più dalla politica che dalla giustizia vera e propria.

“Il referendum non è una panacea ma un segnale significativo”

“Noi in commissione giustizia”, ha aggiunto Pillon “stiamo lavorando su molti aspetti e qualche risultato lo abbiamo ottenuto. Però ancora moltissimo c’è da fare e altre riforme chiave che stiamo portando avanti. Il referendum non è una panacea ma un segnale significativo. Se guardiamo i programmi della Lega da molti anni a dietro c’è sempre stata una particolare attenzione ad una giustizia più giusta.

Nel nostro Paese ci sono forze politiche che usano la magistratura come uno strumento per ottenere un’egemonia nel Paese. Questo lo diceva Gramsci nei Quaderni dal carcere. Questo progetto di egemonia ora dimostra il suo limite. Se una parte della magistratura anziché essere al servizio del Paese è al servizio di un progetto di egemonia da parte di una forza politica, abbiamo qualche buon problema.

Con i cinque referendum si risolve il problema? Non si risolve del tutto ma si danno dei grossi segnali. Se riusciamo a modificare l’accesso al Csm e riusciamo ad evitare che le correnti riescano ad intervenire sull’organo di controllo della magistratura, già abbiamo fatto una grande riforma”.

Rivedi l’intervista completa al sen. Simone Pillon durante il Tg Plus di Cusano Italia TV condotto da Aurora Vena


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