L’ex agente della Polizia di Minneapolis Thomas Lane si è dichiarato colpevole dell’accusa di omicidio colposo di secondo grado. Il 39enne è infatti uno dei tre ex ufficiali arrestati e accusati della morte dell’afroamericano George Floyd, nel maggio del 2020. Nello specifico, Lane tratteneva il giovane ragazzo per le gambe impedendogli di divincolarsi.
In cambio della dichiarazione di colpevolezza, i pubblici ministeri hanno accettato di respingere l’accusa di omicidio patteggiando una condanna pari a tre anni. Lo comunica Keith Ellison, procuratore distrettuale capo del Minnesota:
“Sono contento che Thomas Lane abbia accettato la responsabilità del suo ruolo nella morte di Floyd. Il riconoscere di aver fatto qualcosa di sbagliato è un passo importante verso l’attenuazione del dolore da parte della famiglia Floyd, della nostra comunità e della nazione. Sebbene la responsabilità non equivalga a una forma di giustizia, questo è un comunque momento significativo“.
In exchange for his plea, Thomas Lane’s prison sentence will be served simultaneously with his federal sentence for violating Floyd’s civil rightshttps://t.co/Sjv27pvJzF
— The Daily Beast (@thedailybeast) May 18, 2022
Omicidio George Floyd, Lane evita la condanna per omicidio
Senza la dichiarazione di colpevolezza, Thomas Lane avrebbe dovuto scontare 12 anni in prigione. Earl Grey, l’avvocato difensore dell’ex-poliziotto, commenta così l’accaduto:
“Il mio cliente non voleva rischiare di essere incriminato per una pena punitiva, quindi ha deciso di dichiararsi colpevole di omicidio colposo con una relativa condanna a 3 anni.. La sentenza avverrà in concomitanza con la sua condanna federale e sconterà la sua pena in un istituto federale. Ha pesato molto anche la famiglia sulla decisione“.
Lane dovrebbe essere condannato ufficialmente il 21 settembre. In una dichiarazione, gli avvocati della famiglia Floyd fanno sapere di aver apprezzato la dichiarazione di colpevolezza, ma hanno affermato che c’è ancora molto da fare per ristabilire l’ordine a Minneapolis.
I legali fanno riferimento a un caso analogo che ha coinvolto un 22enne afroamericano, Amir Locke, ucciso durante un’irruzione della polizia. In questo caso, tuttavia, il procuratore della contea di Ellison e Hennepin, Michael Freeman, ha rifiutato di sporgere denuncia contro tutti gli agenti coinvolti nella sparatoria.