Dopo un’annata travagliata, Gianluca Lapadula ha deciso la gara d’andata della semifinale playoff di Serie B. La sfida, giocata al Vigorito, ha visto la squadra di Fabio Caserta impegnata contro il Pisa.
Una sfida combattuta che ha visto il primo sussulto al ‘28 quando Barba ha portato avanti i padroni di casa, con il Var che ha annullato per un netto fuorigioco. Entrambe le squadre giocano a viso aperto, anche il Pisa non disdegna numerose sortite offensive, ma sono ancora i padroni di casa a sfiorare il gol con Lapadula nel recupero: in mischia, l’attaccante è per due volte poco deciso quando ha la palla tra i piedi. La gara, fino alla fine complicata, è stata risolta da un gol del centravanti peruviano che, da vero rapinatore d’area, ha infilato il portiere toscano dopo un rimpallo tra Tello e Beruatto.
Nonostante gli assalti nel lungo recupero i nerazzurri dovranno giocarsi tutto al ritorno con un Benevento forte di un vantaggio striminzito.
Lapadula, dopo alcune incomprensioni con il mister e la società, si è nuovamente dimostrato decisivo durante la stagione. Diventato un vero eroe con la nazionale sudamericana del del Perù (portandosi il peso dell’attacco post El Barbaro Guerrero) grazie alla rete contro il Paraguay che ha spalancato le porte dei playoff ai Los Incas. Il Perù, infatti, si giocherà l’ultimo pass per i mondiali giocando contro la vincente tra Emirati Arabi Uniti e Australia, e sarà proprio il bomber nato a Torino a guidare la nazionale.
Lapadula: “Gol importante, ma non molliamo la presa”
Rissoso, scontroso, testa calda, ma mai domo. Gianluca Lapadula, nella sua lunga carriera, dopo l’exploit a Pescara, e il grande salto al Milan, ha sempre provato ad imporsi. Tra conflitti con allenatori e tifosi, non ha mai tirato indietro la gamba, dimostrandosi un attaccante dal rendimento assicurato. Quest’anno, nonostante le sole 24 presenze, ha timbrato il cartellino dei marcatori 13 volte. A questi vanno aggiunte le reti siglate contro Bolivia, Venezuela e Paraguay durante il cammino della nazionale peruviana verso il mondiale in Qatar.
Prima dei playoff, rispondendo ad una domanda in merito al suo minutaggio, aveva risposto dicendo “Se fossi sempre stato in campo saremmo già andati in A? Non lo so – ha commentato l’attaccante – con i se e con i ma non si va da nessuna parte. Ora testa al campo. Un saluto ai tifosi che mi seguono dal Perù” loco? non troppo. Affamato? Sempre.
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