Il cantante romano è intervenuto a Radio Cusano Campus.

Marco Conidi ha parlato della Roma e della finale di Conference League della Roma

“La Roma mi provoca tante emozioni, io parlo da tifoso, sognavo di scrivere una canzone per questo amore. Sentirla allo stadio è qualcosa di unico. La società è rimasta colpita e sorpresa, tutti la volevano”.

Ha parlato così nella trasmissione Sport Academy su Radio Cusano Campus, Marco Conidi, che poi ha detto.

“Questa è una dirigenza illuminata, per la prima volta la Roma è in mano a una società e una proprietà che fa le cose con senso. La mia canzone è solo una parte, pensate alle tante iniziative per la gente, per il sociale, per i 166 che erano in Norvegia. Ho avuto modo di conoscere qualche dirigente. Per la società il senso di appartenenza tra la Roma e il popolo è la priorità, non a caso abbiamo infranto il record di presenze allo stadio. Se la società e la squadra amano e rispettano i tifosi, questi ti danno tanto. Alla finale non ci penso, faccio tante cavolate per non esser con la testa a Tirana”.

“Penso però che la Roma a Torino debba giocare per vincere, le partite vanno affrontate una per volta. Centrare la qualificazione in Europa League sarebbe una liberazione e un peso minore per affrontare la finale di Tirana. Non vincere vorrebbe dire affrontare la finale con un carico maggiore. Quest’anno ho vissuto tutto in maniera positiva, anche le cose brutte. Mourinho ha dimostrato di essere veramente speciale, non si vincono così tanti trofei in giro per il Mondo se non si ha spessore. Ho visto una grande dirigenza e due presidenti innamorati di Roma e della Roma. Questa squadra dà un senso di rivincita. Per quanto mi riguarda stiamo preparando la tournè con l’Orchestraccia. Il 10 giugno saremo a Villa Ada, il 26 registriamo uno speciale con la Rai”.

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