Tragedia a L’Aquila, dove un auto è finita nel giardino di un asilo nido. Morto un bambino di quattro, con altri quattro che sono rimasti feriti. Una bambina, cui è stata riscontrata una emorragia celebrale, è stata trasferita al Policlino Gemelli di Roma. Ancora da accertare le motivazioni per cui l’auto, parcheggiata, si è messa in marcia, sfondando la recinzione esterna della scuola dell’infanzia ‘Primo Maggio’.
L’Aquila, indagata la proprietaria dell’auto
A finire nel cortile della scuola de L’Aquila è stata una Volkswagen Passat familiare, che la proprietaria aveva parcheggiato nei pressi della struttura, in una strada in discesa. Secondo le ricostruzioni all’interno dell’auto ci sarebbe stato un altro bambino, di 8-10 anni: il mezzo è sotto sequestro e si indaga per capire se sia stato il bimbo a togliere il freno a mano alla macchina o se la stessa abbia riscontrato un difetto tecnico tale da lasciare senza freni la vettura. La donna è indagata per omicidio stradale.
Le ricostruzioni della tragedia
I tre bambini feriti hanno tutti tra i 3 e i 5 anni e grazie alla tempestività delle maestre non ci sono stati altri feriti. Seppur visibilmente provate da quanto accaduto, le insegnanti delle due scuole (il complesso scolastico è composto da una scuola dell’infanzia e un asilo nido) hanno cercato di gestire al meglio la situazione. Unica problematica che, per ragione di sicurezza e di protocollo, non tutti i genitori hanno potuto accompagnare i loro figli all’interno dei mezzi di soccorso, rendendo la situazione ancor più delicata.
Il cordoglio delle istituzioni
Il sindaco della città Pierluigi Biondi ha proclamato il lutto cittadino, mentre il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha espresso profondo cordoglio:
“Mi stringo con profonda commozione al dolore delle famiglie e della comunità scolastica”
“La priorità è evitare che i bambini che hanno assistito alla scena restino traumatizzati, sia dall’incidente, con l’auto che ha sfondato il cancello del giardino, sia dal viavai di ambulanze e mezzi di soccorso”. Sono state queste le parole di una delle maestre. A precipitarsi sul luogo anche alcuni volontari della Protezione Civile, i quali hanno aiutato gli addetti del 118, riuscendo a proteggere da occhi indiscreti l’ingresso dei piccoli all’interno dell’ambulanza. “Con alcuni bambini abbiamo cercato di far finta che si sia trattato di un gioco, o quantomeno di minimizzare, spiegando che oggi i genitori sono venuti a riprenderli in anticipo. Ma quanto è difficile” ha aggiunto un’altra insegnante.
Anche il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha voluto commentare l’accaduto sul proprio profilo Facebook. “Siamo tutti sconvolti e vicini al dolore delle famiglie. Speriamo che questa tragedia non si aggravi, siamo in contatto con i sanitari per seguire costantemente l’evolversi della situazione”.
Clicca qui per maggiori aggiornamenti.