Energia Ue: serve modello vaccini. La Commissione europea ha istituito una piattaforma energetica dell’Ue, supportata da task force regionali, che consentirà acquisti comuni volontari di gas, Gnl e idrogeno mettendo in comune la domanda, ottimizzando l’uso delle infrastrutture e coordinando la sensibilizzazione dei fornitori. Successivamente e riprendendo come modello, l’ambizione del programma comune di acquisto di vaccini, la Commissione annuncia che valuterà lo sviluppo di un “meccanismo di acquisto congiunto” che negozierà e contrarrà gli acquisti di gas per conto degli Stati membri partecipanti.
Energia Ue: serve modello vaccini
La Commissione valuterà anche nuove leggi, per richiedere la diversificazione dell’approvvigionamento di gas da parte degli Stati membri nel tempo. La piattaforma consentirà inoltre l’acquisto congiunto di idrogeno rinnovabile. Rispondere all’attuale crisi energetica e provare ridurre il caro bollette, è l’obiettivo della Commissione, che si propone di rafforzare le misure di efficienza energetica a lungo termine, tra cui un aumento dal 9% al 13% dell’obiettivo vincolante di efficienza energetica nell’ambito del pacchetto “Fit for 55”.
Risparmiare energia ora in vista dell’inverno
“Risparmiare energia ora ci aiuterà a prepararci per le potenziali sfide del prossimo inverno”, spiega la Commissione che oggi ha pubblicato una “Comunicazione dell’Ue sul risparmio energetico” che spiega in modo chiaro i cambiamenti che si dovranno apportare, nei comportamenti quotidiani a breve termine, che potrebbero ridurre la domanda di gas e petrolio del 5% e incoraggia gli Stati membri ad avviare campagne di comunicazione specifiche rivolte alle famiglie e all’industria.
Nuove risorse per l’Italia
La proposta sul RepowerEu presentata dalla Commissione europea prevede una modifica al regolamento sul Recovery fund che consentirà ai Paesi che, come l’Italia, hanno già chiesto tutti i sussidi e i prestiti a loro assegnati dal piano di ripresa di fare domanda per ottenere ulteriori prestiti. Le risorse andranno usate per perseguire gli obiettivi di autonomia ed efficienza energetica previsti dal piano RepowerEU, pensato per rendere l’Ue indipendente dalla importazioni energetiche dalla Russia. Anche i governi che, come quello italiano, hanno già esaurito la loro quota di prestiti a disposizione, potranno richiedere ulteriori risorse “presentando un piano che includa un cronoprogramma” come quello del Pnrr presentato lo scorso anno per avere accesso alle risorse del Next Generation EU. La Commissione valuterà quindi i ‘Pnrr 2.0’ e l’eventuale disponibilità di prestiti inutilizzati dagli altri governi.