La senatrice di Forza Italia Stefania Craxi conquista la presidenza della Commissione Esteri. Al termine della votazione, la politica azzurra ha ottenuto 12 consensi, mentre lo sfidante Ettore Licheri, del Movimento 5 stelle, ne ha conquistati 9. Craxi prende il posto di Vito Petrocelli, l’esponente pentastellato finito nella bufera per alcuni tweet filorussi.
La maggioranza si è dunque spaccata, con i democratici che hanno sostenuto Licheri mentre i voti del gruppo misto hanno fatto la differenza a favore della neoeletta.
Congratulazioni a @stefaniacraxi eletta Presidente della Commissione Affari esteri del Senato. Un ruolo molto importante e delicato, soprattutto in questa fase storica. Persona autorevole e competente saprà svolgere al meglio il suo lavoro. Auguri!
— Antonio Tajani (@Antonio_Tajani) May 18, 2022
Stefania Craxi subentra a Vito Petrocelli
L’elezione di Stefania Craxi alla presidenza della Commissione Esteri rappresenta un inedito per Forza Italia, che mai aveva ricoperto il ruolo in Senato. Si chiude dunque la corsa alla successione di Vito Petrocelli, finito sotto la lente d’ingrandimento dopo un tweet dichiaratamente inneggiante alla propaganda russa lo scorso 25 aprile. L’ex-pentastellato non ha mai rassegnato le dimissioni, tuttavia l’organo è comunque caduto indirettamente.
Lo scioglimento della Commissione Esteri di Palazzo Madama ha portato a una nuova frattura nella maggioranza di governo, già agitata sul tema dell’invio delle armi in Ucraina. Una delle poche certezze dello scrutinio segreto riguarda il ko dei 5 Stelle e di Conte, che aveva deciso di candidare Ettore Licheri al posto di Simona Nocerino, più vicina a Luigi Di Maio.
La 61enne Stefania Craxi, figlia dell’ex premier Bettino, ha commentato così la nomina:
“Con onore e con grande senso di responsabilità mi accingo a ricoprire il ruolo di Presidente della Commissione esteri del Senato. Una nomina che matura in uno scenario internazionale delicato che non consente tentennamenti e richiede al contempo un surplus di diplomazia“.
“La politica estera di un grande Paese come l’Italia, per ragioni valoriali e culturali, non può non avere chiari connotati atlantici. Un atlantismo della ragione che non ammette deroghe ma non accetta subalternità“.
Commissione Esteri Senato, le reazioni politiche
Non sono mancate le reazioni politiche, compresi anche i silenzi degli sconfitti. Davide Faraone di Italia Viva e Pierferdinando Casini del gruppo misto (unico astenuto) invitano a riflettere sulla tenuta governativa:
“La maggioranza avrebbe dovuto convergere su un nome condiviso per la compattezza delle forze politiche in una situazione internazionale delicatissima. Si è voluto invece procedere alla conta in modo del tutto irresponsabile, come era previsto nei giorni scorsi. Stefania Craxi promossa a pieni voti, maggioranza bocciata a pieni voti. Come volevasi dimostrare“.
Arrivano puntuali le congratulazioni da parte di Matteo Salvini e Antonio Tajani per il centrodestra:
“Buon lavoro Stefania Craxi: felice che sia tu a guidare la Commissione Esteri nel nome dell’equilibrio, del buonsenso e della Pace“.
“Congratulazioni a Stefania Craxi, eletta Presidente della Commissione Affari esteri del Senato. Un ruolo molto importante e delicato, soprattutto in questa fase storica. Persona autorevole e competente saprà svolgere al meglio il suo lavoro. Auguri!“.
La clamorosa sconfitta apre una crepa nel Movimento 5 stelle, con Giuseppe Conte che non avrebbe affatto gradito l’epilogo. Fonti governative parlando di un consiglio straordinario convocato d’urgenza per capire cosa può essere andato storto.