Berlusconi Putin. Il leader di Forza Italia è apparso lunedì sera a un evento a Treviglio. Nel suo discorso ha criticato i leader occidentali e seguito la Lega sulla strategia di sostegno militare. Successivamente è arrivata la nota per precisare che Fi è “dalla parte dell’Occidente” e condanna l’aggressione all’Ucraina. Sul tema Gianfranco Rotondi, vicecapogruppo di Forza Italia, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta dal direttore Gianluca Fabi su Radio Cusano Campus.
Berlusconi Putin
“Quella di Berlusconi è la stessa linea del Santo Padre, è la linea di chi si batte per la pace -ha affermato Rotondi-. Poi siccome Berlusconi da presidente del Consiglio italiano ha interloquito con Putin, c’è stata Pratica di Mare, ecc… alla sinistra tutta questa roba qui non gli è mai scesa. Loro hanno sempre detto che Berlusconi è amico di Putin e allora viene facile dire adesso che lui non è per la pace e difende Putin. In realtà Berlusconi ha rotto con Putin, che non gli ha più risposto al telefono”.
Ambiguità
“Non posso credere che il presidente Berlusconi abbia detto quelle parole. Immagino sia stato frainteso”, aveva commentato ieri Maria Stella Gelmini, ministro per gli affari regionali e membro di spicco di Forza Italia. Secondo lei nel partito azzurro “non c’è spazio per l’ambiguità sulla guerra in Russia”. Rotondi dal canto suo rimarca: “Se uno vuol dire che Berlusconi è pro Putin allora deve dire che lo è anche il Papa. Non ci sono dubbi sul fatto che siamo un partito atlantista, per l’occidente, ma se reputiamo che vi sia uno spiraglio di pace, qualcuno con il pazzo ci deve parlare”.
Centrodestra
Riguardo al futuro del centrodestra, Rotondi è sibillino: “Se vinciamo le elezioni e andiamo al governo con una linea sulla politica estera ambigua duriamo un mese. Dobbiamo essere chiari sul fatto che siamo schierati per l’Europa e per l’America contro chi infrange questo equilibrio. Chi ieri simpatizzava per la Russia, oggi tende ad avere una linea un po’ sfumata, a destra e a sinistra, e questo non va bene”. Giorgia Meloni? Ha fatto le scelte internazionali che la mettono nelle condizioni di poter governare senza veti, ha già le chiavi del governo, però non ha ancora i numeri per vincere. A Berlusconi e Salvini consiglio di considerare Meloni una risorsa, credo che loro dovrebbero fare i conti con questo talento che si è imposto perché se fanno una politica che da una parte punta a far fuori la sinistra e dall’altra a battere la Meloni rischiano di perdere entrambe le partite. Secondo me è meglio farcela piacere piuttosto che combatterla”.