Nel mese di marzo 2022 i prezzi all’importazione crescono del 2,5% su base mensile e del 19,0% su base annua. Sono questi i dati forniti dall’Istat. Per l’energia, le statistiche parlano di un aumento dei prezzi all’importazione a marzo del 5,6% su febbraio e del 72,5% su marzo 2022. Se guardiamo ai prezzi al netto dell’energia troviamo un aumento dell’1,8% su base congiunturale e dell’11,4% su base tendenziale.

Le importazioni di energia in Italia sono aumentate a marzo del 4,6% rispetto a febbraio e del 157,7% rispetto a marzo 2021 rileva l’Istat spiegando che l’aumento complessivo delle importazioni del 38,8% è dovuto per 11,4 punti dall’aumento dell’import di gas naturale e petrolio greggio.

Per quel che riguarda il commercio estero a marzo 2022 si stima una crescita congiunturale per entrambi i flussi commerciali, più intensa per le esportazioni (+1,7%) che per le importazioni (+1,3%).L’Istat in questo caso sottolinea che l’export cresce su base annua del 22,9% mentre l’import registra un incremento tendenziale del 38,8%. A marzo 2022 il disavanzo commerciale è pari a 84 milioni di euro, a fronte di un avanzo di 5.190 milioni dello stesso mese del 2021. Il deficit energetico (-8.065 milioni) è molto più ampio rispetto a un anno prima.

Istat: Diminuisce l’esportazione verso Mosca

L’ export verso la Russia a marzo diminuisce del 50,9% su base annua. I paesi che forniscono i contributi maggiori, sempre su base annua, all’incremento dell’export nazionale sono Stati Uniti con un +40,0%, seguito poi da Francia(+21,0%), Germania (+14,8%) e Svizzera (+32,2%).

Frena, invece, l’inflazione nel mese di aprile 2022. Si stima, infatti, che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registri una diminuzione dello 0,1% su base mensile e un aumento del 6,0% su base annua. La stima preliminare era del +6,2%.