Sono giorni frenetici sulle coste italiane del Mediterraneo, dove si registrano nuovi sbarchi di migranti. La situazione più critica a Lampedusa, dove l’hotspot è già oltre la capienza pari a mille posti. Nonostante ciò nella notte sono approdati sull’isola 57 migranti all’interno di una piccola imbarcazione. A notare il barchino la Guardia di Finanza che ha immediatamente provveduto ai soccorsi.

Circa 200 persone erano già sbarcate sull’isola maggiore delle Pelagie, tuttavia l’approdo più significativo si registra a Pozzallo e parla di 450 approdi. Qui è intervenuta la Capitaneria di porto, che ha effettuato i test sanitari del caso. Il sindaco del comune ragusano, Roberto Ammatuna, fa comunque sapere che al momento la situazione è sotto controllo:

La macchina dell’accoglienza è pronta. Con l’arrivo dell’estate è probabile che assisteremo all’intensificarsi degli sbarchi autonomi. Ritengo più che mai necessaria la presenza nel Mediterraneo di una forza militare europea. Il salvataggio di migliaia di vite umane non può essere soltanto prerogativa di qualche ong“.

Circa 800 sbarchi negli ultimi giorni

Proseguono le rotte migratorie lungo il Mediterraneo attraverso sbarchi autonomi oppure legati alle Ong. L’ultimo aggiornamento parla di due navi battenti bandiera umanitaria ancora senza un porto dove sbarcare, per un totale di 600 persone circa (di cui molti minorenni). È assai probabile che quella con il minor carico umano, la Sea Watch 4 con 145 passeggeri, sarà fatta attraccare al porto di Augusta.

Anche Matteo Salvini, al termine del colloquio con le principali rappresentanze sindacali, ha voluto intervenire riguarda la ripresa del traffico marittimo:

Ho chiesto a Draghi di organizzare un incontro con la Lamorgese perché il problema il fronte immigrazione è esplosivo. Con tutti i problemi che hanno gli italiani non è possibile vedere mille sbarchi al giorno“.

Migranti, la rotta balcanica è la più battuta

Intanto l’agenzia Ue Frontex ha aggiornato il quadro migratorio al primo trimestre 2022, confrontandolo con lo stesso periodo del 2021. Ebbene, la situazione da monitorare con crescente attenzione riguarda la “pista balcanica”, dall’Ungheria e dalle ex-repubbliche slave. L’incremento è pari al 130% per un totale di 27mila passaggi irregolari.

Decisamente più calma la tratta del Mediterraneo. L’Italia registra +4% (con 9mila sbarchi), la Spagna +2% (circa 3mila ingressi). Stupisce anche il transito presso il corridoio della Manica, +160% con 13mila sbarchi complessivi. Naturalmente nel computo totale non sono conteggiati i civili ucraini in fuga dalla guerra.