Quindici anni dopo l’ultima volta, il Genoa riprenderà il proprio percorso dalla Serie B. Retrocessione aritmetica per il club dopo la sconfitta di Napoli e la vittoria dell‘Inter sul Cagliari delle scorse ore. Una stagione più che complicata quella del club rossoblù, analizzata dal capitano Domenico Criscito a “Il Secolo XIX“. Molti i temi toccati dal calciatore che, senza mezzi termini, boccia il lavoro svolto da ogni elemento della squadra durante questa stagione.
Criscito: “Squadra senza capo né coda, sono stati commessi troppi errori”
Una stagione fallimentare quella del Genoa, conclusa con una retrocessione in Serie B a distanza di quindici anni dall’ultima volta. A “Il Secolo XIX”, Domenico Criscito non usa mezzi termini per descrivere la situazione del club: “La colpa è di tutti, tranne che dei tifosi” – spiega Criscito. “I nostri sostenitori sono sempre stati fantastici, non meritano la B. Al contrario di loro, tutti noi la meritiamo: calciatori, staff, allenatori, dirigenza, la colpa è ognuno di noi”. Poi, prosegue ancora il capitano del Genoa: “In Estate abbiamo iniziato con una squadra costruita male, senza né capo né coda. Nell’ultimo giorno di mercato sono arrivati tanti calciatori, poi addirittura tre allenatori. Gli errori commessi sono stati tanti, troppi” – dichiara Domenico Criscito. “Per ciò che è stato fatto durante l’anno, meritiamo questa retrocessione. Mi auguro che tutto ciò possa servire per lavorare meglio in futuro, che sia un punto di partenza per il Genoa. Deve rinascere una grande squadra, il Genoa meriterebbe sempre di essere una delle protagoniste in Serie A”.
A proposito di futuro, si rincorrono da mesi le voci di addio per Domenico Criscito. Il capitano del Genoa però, spegne ogni suggestione di mercato, aprendo all’ipotesi di chiudere la carriera con il club rossoblù, anche in Serie B. “Ho ancora un anno di contratto, mi piacerebbe poter dare una mano per il riscatto di questo club. Io sono a disposizione – prosegue Domenico Criscito – mi auguro che ci sia ancora spazio per me”.
Genoa, una stagione da incubo: da Ballardini a Blessin
Una stagione disastrosa quella del Genoa di Domenico Criscito, squadra a cui non è riuscito il miracolo salvezza dopo la “cura” Blessin. Arrivato a fine gennaio, l’allenatore tedesco è riuscito a dare solidità ed energia al gruppo, ma la retrocessione in Serie B non è stata evitata.
Un campionato iniziato male con Davide Ballardini in panchina, ma proseguito peggio sotto la gestione Andriy Schevchenko. Con l’allenatore ucraino in panchina tra novembre e gennaio, sono arrivate 6 sconfitte e 3 pareggi. Una marcia che, alla fine dei conti, ha condannato il Genoa alla retrocessione in B. Come detto in precedenza, l’arrivo di Alexander Blessin sulla panchina rossoblù ha riportato speranza ed energia all’ambiente, ma con pochi risultati utili alla causa. Adesso sarà il tempo di un nuovo inizio per il Genoa che, quindici anni dall’ultima volta, tornerà a giocare un campionato di Serie B.