Silvio Berlusconi torna al centro delle polemiche. Stavolta a far discutere sono le sue dichiarazioni su Biden e la Nato in merito alla guerra in Ucraina. Il leader di Forza Italia è apparso lunedì sera a un evento a Treviglio. Durante il suo intervento l’ex cavaliere ha parlato della situazione riguardo all’invio delle armi in Ucraina. Berlusconi ha poi commentato riguardo alla gestione della crisi con Mosca criticando il comportamento del presidente americano Biden e del segretario della Nato Jens Stoltenberg.
Le parole di Berlusconi
Riguardo all’invio di armi l’ex presidente del consiglio ha dichiarato: “Mi hanno detto che gli mandiamo carri armati e cannoni pesanti, lasciamo perdere”. Berlusconi ha poi parlato della mancanza di un leader a livello mondiale che possa intervenire nella mediazione con Mosca. Nelle sue parole emerge una chiara frecciatina a Joe Biden: “Non abbiamo leader nel mondo, non abbiamo leader in Europa. Un leader mondiale che doveva avvicinare Putin al tavolo della mediazione gli ha dato del criminale di guerra e ha detto che doveva andare via dal governo russo”.
Il commento su Stoltenberg
Berlusconi ha poi espresso anche la mancanza di leadership da parte del segretario Nato: “Un altro, segretario della Nato, ha detto che l’indipendenza del Donbass non sarebbe mai stata riconosciuta. Con queste premesse il signor Putin è lontano dal sedersi a un tavolo”
Il chiarimento del centrodestra
Il partito ha subito buttato acqua sul fuoco pubblicando una nota ufficiale per chiarire la posizione del leader. Nella nota, pubblicata da Repubblica, si legge: “Il leader di Forza Italia non ha mai giustificato in alcun modo l’aggressione all’Ucraina da parte della Federazione Russa al contrario, in questa come in altre occasioni pubbliche ha espresso con estrema chiarezza delusione e profondo dissenso verso le scelte del presidente Putin”.
Nella giornata di oggi ci sarà una riunione ad Arcore tra i leader del centrodestra. Berlusconi incontra Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia e il segretario dl carroccio Matteo Salvini.