Durante la notte, l’Ucraina ha ufficialmente confermato di aver avviato le operazioni di evacuazione di 264 militari dall’acciaieria Azovstal sita in Mariupol. Come specifica lo Stato maggiore di Kiev tramite una nota pubblicata su Facebook, stiamo parlando di 53 soldati feriti, condotti in prima istanza a Novoazovsk, e di altri 211 militari portati invece ad Olenivka. Operazione durate più del previsto, dopo aver invece risolto rapidamente la questione riguardanti i civili intrappolati nella purtroppo nota acciaieria.

Evacuazione Acciaieria Azovstal, la nota del comando di Kiev

Lo Stato maggiore ha quindi commentato l’intera manovra con queste parole:

“La guarnigione ‘Mariupol’ ha portato a termine la sua missione di combattimento. Il Comando militare supremo ha ordinato ai comandanti delle unità di stanza ad Azovstal di salvare la vita del personale. Le iniziative di soccorso ai difensori rimasti sul territorio dell’Azovstal continuano. I difensori di Mariupol sono gli eroi del nostro tempo. Sono per sempre nella storia. Mantenendo le posizioni ad Azovstal, non hanno permesso al nemico di trasferire gruppi fino a 17 gruppi tattici di battaglione (circa 20.000 membri del personale) in altre aree. Ciò ha impedito l’attuazione del piano per la rapida cattura di Zaporizhzhia, l’accesso al confine amministrativo delle regioni di Donetsk e Zaporizhzhia… e ci ha dato l’opportunità di preparare e creare linee difensive, dove si trovano oggi le nostre truppe”

Zelensky: “Iniziata l’operazione per riportare a casa i nostri soldati”

A commentare la complicata operazione di salvataggio, anche il presidente ucraino Zelensky. Questo il messaggio del numero 1 del paese tramite un messaggio comparso sul suo gruppo Telegram:

“Grazie al lavoro dei militari delle forze armate ucraine, dell’intelligence, della squadra dei negoziati, del Comitato internazionale della croce rossa, e dell’Onu. Speriamo di poter preservare la vita dei nostri ragazzi. Tra di loro ci sono dei feriti gravi. A loro viene fornito aiuto. Voglio sottolineare che gli eroi ucraini servono all’Ucraina vivi. È iniziata l’operazione per far tornare i nostri militari a casa. Si tratta di un lavoro che richiede delicatezza e tempi”