“Sappiamo che i russi odiano i militari del battaglione Azov, quindi non so se le nostre autorità possono accettare questa proposta. Evacuare i nostri militari in un territorio occupato […] sarebbe come ucciderli.” Così Iryna Guley, giornalista corrispondente dall’Ucraina per Cusano Italia TV.

Azovstal, le condizioni russe non convincono

Nella regione di Lugansk proseguono i bombardamenti. Oggi sono state uccise dieci persone in una città della regione, dove i russi continuano a sparare, impedendo alle persone di scappare. Abbiamo ricevuto la comunicazione che la Russia è pronta ad evacuare i nostri militari feriti dall’Azovstal. Sappiamo, però, che i russi odiano i militari del battaglione Azov, quindi non so se le nostre autorità potrano accettare questa proposta. Perché evacuare i nostri militari in un territorio occupato dai russi sarebbe come ucciderli.”

“A mio avviso le attualità condizioni non sono accettabili. Inoltre i parenti dei militari feriti hanno chiesto al presidente turco Erdogan, di coinvolgere in questi negoziati anche la Cina. Questo perché se la Russia non accetta le condizioni della Turchia, forse lo potrà fare con l’inserimento di un altro Paese come quello cinese.”

L’incontro di Putin e il battaglione 227

Oggi c’è stata una riunione tra Putin e i presidenti di Bielorussia, Armenia, Kazakistan, Kirgikistan e Tagikistan, ossia tutti i Paesi che fanno parte dell’Organizzazione del trattato di sicurezza, un’organizzazione in risposta alla Nato. In questa riunione Putin ha parlato della situazione nel mondo ed in particolare dell’organizzazione atlantica, commentando come non rappresenti problema l’allargamento della stessa Nato. Anche Lukashenko ha detto che per lottare contro la Nato c’è bisogno di unità.”

“Il presidente Zelensky oggi ha voluto ringraziare il battaglione 227 della brigata 127. Questo battaglione è fondamentale per tutti noi, perché in questo momento si trova al confine della regione di Charkiv con la Russia, riuscendo a respingere tutti i militari russi alla frontiera.”