La guerra in Ucraina arriva all’82esimo giorno. La notizia più importante di oggi è sicuramente il corridoio umanitario consentito dai russi che permetterà ai feriti dell’acciaieria Azovstal di ricevere le cure necessarie. Sul fronte diplomatico arriva il no di Erdogan all’entrata nella Nato della Svezia mentre Orban non è d’accordo con le sanzioni. Infine la Russia minaccia tutti con un attacco hacker globale.

Erdogan dice no alla Svezia nella Nato

La premier svedese Magdalena Andersson ha confermato che la Svezia farà richiesta di adesione alla Nato. Immediata la risposta del presidente turco Erdogan che ha dichiarato di non voler cedere all’adesione sia della Svezia che della Finlandia alla Nato. Ecco le sue parole:

“Non diremmo di sì alla loro adesione alla Nato, senza offesa, da entrambi i Paesi non c’è un atteggiamento chiaro nei confronti delle organizzazioni terroristiche“. 

La posizione di Orban sulle sanzioni antirusse

Victor Orban continua a dichiararsi preoccupato per gli effetti delle sanzioni antirusse sull’economia. Il presidente ungherese è preoccupato sia per una crisi energetica che per la recessione economica attuale che le ultime sanzioni faranno peggiorare ulteriormente. Ecco le parole del ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó al termine del consiglio Bruxelles:

“Se l’Unione Europea vuole introdurre un embargo sul petrolio, deve esentare il trasporto via oleodotto. Questa è la soluzione più semplice che da un lato può servire gli interessi di Bruxelles e dall’altro non mette i Paesi che ricevono il petrolio tramite oleodotti in una posizione estremamente difficile e inaccettabile

Guerra Ucraina: minaccia hacker dalla Russia

Gli hacker russi di Killnet hanno annunciato il lancio di un attacco informatico globale contro Usa, Germania, Regno Unito, Italia, Lettonia, Romania, Lituania, Estonia, Polonia, Ucraina. Lo riferisce in un tweet il sito di notizie indipendente bielorusso Nexta Tv. Conferme di rallentamenti sono state confermate dalla Polizia di Stato che ha visto aumentare il traffico e accessi sospetti al suo sito. La polizia è riuscita a rimediare ma il sito ha subito alcuni rallentamenti.