Dopo la Finlandia anche la Svezia chiederà ufficialmente l’adesione alla Nato. Lo ha annunciato la premier Magdalena Andersson, con un giorno di anticipo rispetto alla tabella di marcia. Grandi passi avanti hanno fatto decollare la trattativa già da ieri, quando il partito socialdemocratico di Stoccolma, che detiene una maggioranza risicata, ha espresso parere favorevole.
Il governo, tramite il Consiglio consultivo per gli affari esteri, si è riunito al Palazzo reale e ha debitamente informato re Karl-Gustav e la principessa Victoria della decisione finale. Successivamente, spazio alle dichiarazioni istituzionali
“Informeremo la Nato che vogliamo unirci all’alleanza. La Svezia ha bisogno delle garanzie di sicurezza che derivano dall’ingresso nella Nato. È una decisione storica, stiamo uscendo da un’era per entrare in una nuova. con un ampio sostegno dei partiti politici in parlamento, la conclusione è che la Svezia sarà più forte insieme agli alleati nella Nato“.
E’ ufficiale, la #Svezia chiederà l’ingresso nella #NATO Lo ha confermato la premier Magdalena Andersson
— Tg La7 (@TgLa7) May 16, 2022
Ingresso Svezia nella Nato, Putin si mostra indifferente
Il presidente Vladimir Putin mostra una certa indifferenza nei confronti dell’adesione alla Nato di Svezia e Finlandia:
“L’espansione della Nato in Svezia e Finlandia non rappresenta una minaccia diretta per noi. Al contrario, l’espansione delle infrastrutture militari in questi territori provocherà sicuramente la nostra reazione. La Nato è solamente uno strumento della politica estera di un Paese, gli Stati Uniti, che ne fanno un uso aggressivo, abile e persistente. È un organo artificiale“.
Non sembra proprio della stessa opinione il viceministro degli Esteri russo Serghei Ryabkov:
“Un errore con conseguenze di vasta portata, la Nato non deve farsi illusioni sul fatto che la Russia possa sopportare l’adesione di Stoccolma e Helsinki. Il livello generale delle tensioni militari aumenterà e ci sarà meno prevedibilità in questo settore“.
Francia e Italia plaudono alla decisione svedese
Tra i primi leader a commentare la notizia dell’ingresso di Stoccolma nella Nato ci sono Emmanuel Macron e Luigi Di Maio:
“Il presidente della Repubblica sostiene pienamente la decisione sovrana della Svezia di aderire rapidamente alla Nato“;
“La collega svedese Ann Linde mi ha appena comunicato che il suo Paese ha depositato la richiesta di adesione alla Nato. Mi sono congratulato e ho assicurato il supporto dell’Italia. Avanti sempre più uniti“.
Sul fronte europeo è il presidente del Consiglio Charles Michel ad accogliere favorevolmente l’annuncio:
“Con la domanda della Svezia di adesione alla Nato, insieme a un partner strategico come la Finlandia, la nostra sicurezza diventa ancora più forte. Mi congratulo con Stoccolma e Magdalena Andersson per la loro decisione a tutela della sicurezza e della difesa collettiva“.
Anche la Cina commenta le ultime vicende, accogliendo con discreto favore tramite il portavoce degli Esteri Zhao Lijian:
“C’è bisogno di costruire un’architettura di sicurezza regionale equilibrata, efficace e sostenibile per raggiungere veramente la pace a lungo termine in Europa. La posizione della Cina a riguardo è chiara, rimaniamo scettici sull’allargamento a Est della Nato. I nostri rapporti con Helsinki e Stoccolma sono amichevoli, anche se ora subentreranno nuovi fattori“.
Fissata la tregua all’acciaieria Azovstal per l’evacuazione dei feriti
Intanto arrivano nuovi aggiornamenti sul capitolo Azovstal. Il ministero della Difesa a Mosca conferma la tregua nei combattimenti attorno all’acciaieria per consentire l’evacuazione dei militari ucraini feriti. Viene infatti allestito un corridoio umanitario che li porterà in una struttura sanitaria nella regione di Donetsk. Altri dieci soldati avrebbero invece alzato bandiera bianca, consegnandosi alle autorità filorusse di Donetsk, ma la notizia non trova conferma dalle fonti ucraine.