Peste suina Roma, trovato un cucciolo di cinghiale decapitato.
Peste suina Roma, emergenza nella capitale
L’assessore alla sanità Alessio D’Amato ha confermato che tutti gli animali nella stessa aria, analizzati dall’istituto zooprofilattico di Perugia, sono infetti e i casi di peste suina africana a Roma si sono alzati a sei.
Nella riserva dell’Insugherata, dove era stato individuato il primo caso di cinghiale infetto, ieri pomeriggio, domenica 15 maggio, è stata trovata la carcassa di un cucciolo di ungulato, senza testa. Fomentata quindi la protesta degli animalisti, preoccupati del provvedimento firmato dal commissario, contro l’intenzione di ricorre agli abbattimenti selettivi per combattere il virus.
Le parole di Andrea Costa
La regione Lazio, con il suo portavoce e sottosegretario Andrea Costa, ha dichiarato a TgCom24: “Credo che nella giornata di lunedì 16 maggio verrà firmata l’ordinanza dal commissario per quanto riguarda la zona di Roma quindi verrà definita la zona rossa e verranno definite tutte le attività possibili all’interno di questa zona. Verrà redatto un piano per l’eradicazione del virus che prevederà, ovviamente, l’abbattimento selettivo per la presenza dei cinghiali sul nostro territorio”.
Sempre Costa ha poi aggiunto: “Dobbiamo essere consapevoli che siamo di fronte a due emergenze. La prima è quella legata alla peste suina e per questo stiamo mettendo in atto tutta una serie di strategie. L’altra invece è legata alla presenza dei cinghiali sul nostro territorio che va oltre a quella che dovrebbe essere la densità prevista, provocando danni all’agricoltura e pericoli e sotto questo aspetto credo che bisogna mettere in atto un piano che preveda la sensibile riduzione della presenza di questi animali sul nostro territorio”.
Il piano di contenimento, a livello regionale, fa leva sull’impiego delle gabbie che, sistemate nelle riserve naturali, consentono la cattura degli esemplari; quest’ultimi in condizioni normali vengono inviati alle oasi venatorie o alla macellazione.
Di contro per la Federazione italiana associazione diritti animali, questo problema non può diventare occasione per aggredire gli animali. Per questo è stato chiesto di evitare il ricorso agli abbattimenti nel provvedimento di prossima emanazione.