Dura decisione di Londra. Il Governo britannico ha bloccato il risarcimento alla banca russa, “National Bank Trust”, che nel 2011 ingaggiò l’attore Bruce Willis per uno spot pubblicitario.

Bruce Willis: il perché dello stop alla banca russa


La National Bank, sponsorizzata da Bruce Willis in uno spot pubblicitario nel 2011, è stata derubata da parte dei suoi vertici per centinaia di milioni di sterline nel 2014.

In quegli anni, mentre la banca trasferiva soldi in tutto il mondo con prestiti, un fixer inglese dirigeva le operazioni offshore della banca e metteva in piedi una fabbrica di documenti falsi a Cipro che servivano a deviare fondi.
Nel 2014 lo schema è imploso con la banca che è collassata e Mosca è stata costretta ad intervenire investendo 100 miliardi di rubli per salvarla, all’incirca un miliardo e mezzo di euro, con la proprietà che è finita così alla Banca centrale russa.

Un rimborso che aggirerebbe intorno ai 735 milioni di sterline da parte dei tre proprietari coinvolti. Un risarcimento importante temendo che possa portare soldi alla guerra di Putin di invasione in Ucraina.

Lo spot incriminato


Nella pubblicità del 2011 l’attore americano dichiarava:

“Trust è proprio come me. Solo che è una banca»

Willis, la cui famiglia ha annunciato pochi mesi fa l’addio dell’attore dalla scena cinematografica per un disturbo neurologico, non era a conoscenza di questo piano dei vertici della banca.

Christie Jardine, portavoce del senato inglese, ha immediatamente presentato la domanda per interrogazioni parlamentari sul dossier e ha affermato che:

“Il governo deve rassicurare l’opinione pubblica britannica sul fatto che le sanzioni vengano applicate a tutti gli amici del Cremlino senza eccezioni e che la National Bank Trust non sia nella posizione di aiutare Putin di finanziare il suo forziere. Se lo è, allora deve essere sanzionato immediatamente.”

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