Il presidente ucraino Zelensky non ha dubbi: i russi vogliono sferrare un nuovo attacco al Donbass per “consolidare le loro posizioni nel sud dell’Ucraina”. Così in un videomessaggio dove ha inoltre dichiarato che “gli occupanti ancora non vogliono ammettere di essere in un vicolo cieco e che la loro cosiddetta ‘operazione speciale’ è già fallita. Il popolo spingerà gli invasori al pieno riconoscimento della realtà”.
La verità sul Donbass è che, come la storia insegna, superare l’area del Seversky Donets è davvero dura per gli invasori: al di là del fiume bombardamenti pesanti di artiglieria che rendono difficile anche il solo attraversamento.
Le parole di Zelensky sulla situazione nel Donbass
Zelensky ha fatto leva sul tentativo disperato dei russi di far apparire una vittoria quella che a tutti gli effetti non lo è: dopo ottanta giorni giorni di guerra sia nella regione meridionale, che nel resto dell’Ucraina, i russi non sono riusciti a portare a termine i loro obiettivi.
Mentre secondo il Pentagono i piani russi sono in ritardo di almeno due settimane, eil presidente ucraino si è prodigato in ringraziamenti agli sforzi della resistenza su cui ha dichiarato di essere orgoglioso di chi sta difendendo Donbass, Pryazov e Kherson.
L’auspicio è che passo dopo passo i russi vengano cacciati dai mari ucraini così come dalle terre ucraine.
Il Donbass è territorio d’interesse per i russi, oltre che per l’avanzata nell’occupazione, anche perché quella zona viene considerata il cuore siderurgico d’Europa, pieno di risorse da sfruttare e commerciare.
Le dichiarazioni di Zelensky sull’occupazione russa
Sui russi in Ucraina ha proseguito con un messaggio che di riempie di speranza e patriottismo il suo paese. “La loro permanenza è temporanea. Ci sarà ancora la bandiera ucraina, la legge ucraina, la vita ucraina”.
Nel frattempo piovono pesanti le accuse a Putin che, secondo il viceministro della Difesa ucraino: “Putin non intende salvare le persone ad Azovstal”.
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