Dal dolore per la guerra alla gioia per una vittoria che va oltre la musica.
I Kalush Orchestra conquistano l’Eurovision Song Contest con la loro “Stefania”, un brano dedicato alla figura della madre.
Un messaggio forte che arriva da tutta Europa a supporto dell’Ucraina, per una canzone che, comunque, già prima dello scoppio del conflitto godeva del favore dei pronostici.
Ma chi sono i vincitori dell’Eurovision? La storia della band
I Kalush Orchestra sono nati solo qualche anno fa e quasi per caso.
Infatti, nel 2019, il frontman della band Oleh Psjuk era intenzionato a cercare musicisti e con un annuncio social aveva raccolto tante candidature per formare il gruppo.
A rispondere all’appello ci furono Ihor Didenčuk (polistrumentista) e MC Kilimmen (producer e dj), ora pilastri della band.
Mentre pian piano prendeva forma, il gruppo si è arricchito e ora, oltre ai tre citati, conta in formazione:
Timofij Muzyčuk (voce), Vitali Dužyk (polistrumentista) e i due coristi Džonni Divnyj e Olekandr Slobodnjak.
Il nome prende ispirazione da Kaluš, città d’origine di Psjuk.
Kalush Orchestra, il contributo per la guerra
Il cammino dei Kalush Orchestra sembrava essere privo di ostacoli verso il successo in patria, ma la guerra ha cambiato tutto.
Il frontman Psjuk ha deciso di abbandonare la musica per aiutare il proprio popolo e tornato a Kaluš si è rimboccato le maniche per dare una mano ai profughi.
Gli altri membri della band non sono rimasti con le mani in mano, ma il contributo di Oleh è stato di sicuro il più significativo.
Il cantante ha consegnato aiuti umanitari e accompagnato gli ucraini nelle stazioni per fuggire dalla guerra, gesti che lo hanno incoronato vincitore morale dell’Eurovision ancor prima di iniziare la competizione.
Il video della canzone della Kalush Orchestra, che è diventata un inno a tutte le mamme ucraine, è stato girato tra le rovine di Irpin e di Bucha.
La canzone è stata scritta dal cantante Oleh Psiuk per sua mamma, e racconta di quando lei lo proteggeva tra le sue braccia, coccolandolo.